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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
VANGELI, PROFEZIE ATTUATE DAL CRISTO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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12 - DISCORSI DI GESÙ NEL VANGELO DI GIOVANNI
Il Vangelo di Giovanni, in occasione dell'ultima cena, uscito Giuda di scena, riporta un lungo discorso di Gesù:

- Gv. 13,31-38, Gv. 14; inizio degli addii;
- Gv. 15,1-17; discorso della "vera vite";
- Gv. 15,18-27, Gv. 16; discorso sul Consolatore;
- Gv. 17; la preghiera di Gesù.

Nel riportare il senso del discorso generale, molto articolato, dato il tempo trascorso al momento della redazione rispetto al fatti raccontati, sono da presumere integrazioni dell’evangelista alle parole autentiche con elaborazioni teologiche integrative.
Ammettendo ciò, è d’interesse seguire il pensiero dell'evangelista che per le integrazioni dei discorsi può aver attinto alle Scritture, anche con particolare lettura per decriptazione atta ad estrarre profezie su Gesù.

Mi ha colpito, infatti, un "la" crittografico al messaggio, infatti:

"Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete. Dissero allora alcuni discepoli tra loro: Che cos'è questo che dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre? Dicevano, perciò: Che cos'è questo - un poco - di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire. Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia..." (Gv. 16,16-20)
In questi versetti è ripetuto per 7 volte "un poco", c’è latente l’idea di indagare ed allora anch’io ho tentato di provarci.
In ebraico "un poco" si dice in due modi:

- A) ze"er, mize'ar;

- B) me"at.

Il fatto di quelle 7 volte per "un poco" mi fa propendere per che contiene la lettera e con l'inciso "Che cos'è questo 'un poco' di cui parla?" avverte lo scrutatore che si sta avvicinando il momento in cui si verificherà che quella lettera finalmente verrà compiuta per l'ottava volta.
Spezzando con i segni dice: "Acqua si vedrà dal cuore" e ciò in effetti si verificherà sulla croce.
Indagando su questo espresso indirizzo di Giovanni ho trovato che anche nel profeta Isaia è citato proprio 7 volte; precisamente nei versetti 1,9 7,13 10,7 10,25 16,14 16,20 29,17; c’è poi pure il versetto Is. 24,6 che contiene "un poco", ma da solo e nella forma usata anche in tre dei versetti anzidetti.

In quel Vangelo, però, sono ripetute per tre volte le parole Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete, dov'è indicato per due volte "un poco" e tra quei versetti di Isaia ve ne sono tre Is. 10,25 16,14 29,17 che contengono "un poco" nelle due forme e .

L’ordine di come li cita Giovanni è il seguente:

  • la prima e la seconda volta è nel modo "Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete" che associo, nell’ordine ai versetti Is. 10,25 e Is. 16,14 in quanto, appunto contengono i due "un poco" diversi tra loro;
  • la terza volta "un poco" è da solo, quindi, per logica corrisponde al versetto Is. 24,6 ove lo contiene una volta sola, ma in modo diverso dalle altre in cui c’è ;
  • la quarta, con "Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete?" associabile ad Is. 29,17.
Secondo tal ordine riporto quei versetti e il testo decriptato:

Is. 10,25 "Perché ancora un poco, ben poco e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà."

Is. 16,14 "Ma ora il Signore dice: In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà disprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente."

Is. 24,6 "Per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini."

Is. 29,17 "Certo ancora un pò e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva."

Raccolgo per facilitare la lettura di questo discorso.

Is. 10,25 "Per la rettitudine gli sarà la rovina.
Sangue si vedrà dal cuore con acqua per la ferita che uno straniero gli porterà.
La rettitudine guizzerà fuori da Questi.
La vedranno i viventi portarsi dall’Unigenito al soffio che ci sarà dall’innalzato in croce al mancamento dal crocifisso dalla vita."

Is. 16,14 "Ma nel tempo rientrò la protezione al figlio.
Nel Signore per la potenza dell’Unico la vita nel corpo dentro si riaccese.
Potente risorse, si rinnovò la vita.
A casa, luminoso, dagli apostoli fu per accenderli di rettitudine.
Fu dal corpo a portare l’energia versando potenza.
Entrò nella gloria a vivere riportandosi dal Padre.
Dentro una sposa nel mondo di viventi portò a splendere che dentro reca la luce dell’Unico; una moltitudine che agisce bene nella vita, che colpisce gli impuri.
Porta all’Unico di retti un Tempio."

Is. 24,6 "Agisce nel cammino l’energia della divinità che entra dall'Unigenito nella sposa.
Inizia un popolo ad alzarsi che porta la forza dell’Unigenito risorto.
E tra gli abitanti che sono dentro al mondo si vedono in cammino gli apostoli.
Nelle assemblee cefali portano la forza della illuminazione dentro l’esistenze. Dell’Unigenito da sentinelle si portano.
Gli ingannati del popolo incontrano per illuminarne la vita.
Colpiscono il nemico."

Is. 29,17 "Uscì per il rifiuto al peccare il sangue che si vide dal cuore con l’acqua.
Questi (elementi) al popolo recò per accendere dentro la potenza di figli e gli apostoli in cammino al popolo con la parola li portano.
Entrata la rettitudine, il verme del serpente con la potenza spazza dai corpi dove sta chiuso; lo brucia dentro."

In quelle tracce del Vangelo di Giovanni c’è una serie di frasi col punto interrogativo e quel messaggio "indagando" come se volesse dire di cercare altro in Isaia dopo il versetto 24,6 e prima del 29,17, considerato che subito dopo di quel messaggio Gesu avverte d’un combattimento che deve avvenire: con: "Vi rattristerete e il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. La donna quando partorisce è afflitta." (Gv. 16, 20b, 21a)

Ed in Isaia leggo: 24,8 "È cessata la gioia ..."; la traccia è precisa, e seguendola, per la vittoria sulla morte e sul male, ecco perché i discepoli si debbono rallegrare:

24,11 "... non c'è vino, ogni gioia è scomparsa ..."
24,21 "... il Signore punirà l'esercito di lassù ..."
25,8 "Eliminerà la morte per sempre ..."
25,9b "... rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza."
26,17 "Come una donna incinta che deve partorire ..."
26,20 "Va', popolo mio ...nasconditi per un momento ..."
26,21 "... il Signore esce dalla sua dimora ..."

Per "un poco" c'è poi ancora la forma che non abbiamo ancora sondato che in Isaia si trova nel campo da indagare prima di Is. 29,17 e che restringo nel passo 28,9-13.

Questi versetti colpiscono sia per la forma ripetitiva, come ripetitivo è il brano del Vangelo di partenza, sia perché profetizza che il Signore non verrà capito rispecchiando così anche la situazione di Gesù che parla con discepoli che non capiscono a pieno mancando l'aiuto dello Spirito Santo ("Non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato." - Gv. 7,39b e "...il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli ‘ ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto." - Gv. 15,26).

Il profeta Isaia dice:

Is. 28,9 "A chi vuole insegnare la scienza? A chi vuole spiegare il discorso? Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno?"

Is. 28,10 "Si; precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po' qui, un po' là."

In questo c’è una voluta ripetizione replicata nel versetto:

Is. 28,13 "E sarà per loro la parola del Signore; - precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po' qui, un po' là - perché camminando cadano all'indietro, si procurano fratture, siano presi fatti prigionieri."




Bellissimo versetto sotto l'aspetto formale delle lettere. In trasparenza, infatti, si vede Dio in pienezza, 3 persone; infatti c'è Iahwèh
e due Nomi e 9 , totale 12 titoli. Notevole l'espressività grafica in ebraico di , , con i segni si vede il concetto; il Signore deve essere con potenza innalzato - 4 volte - - per rovesciare - 4 volte - con tutta l’attività piena delle tre persone della propria sostanza la potenza , perciò c'è l'annuncio dell'invio dello Spirito.
"Ma fuori che sarà dal mondo , potente entrerà per i viventi l’aiuto . Dentro le menti il Signore dal profondo fiorirà e potentemente solleverà , porterà una voce di grande forza , potenzierà la speranza (), colpirà commovendo gli animi , illuminerà i viventi . In questi ad agire sarà nelle menti del Nome il Potente Consiglio che sarà in cammino a portarli e da vasi illuminati potente porteranno dell’Unigenito l’annuncio () che nel corpo gli si riportò l’energia che lo risorse . Da casa a saziare () e ad allattare i simili () si porteranno gli apostoli in cammino con la protezione che gli reca ."

Siamo arrivati in porto; ecco dove ci hanno portato le tracce del Vangelo di Giovannii: è un bellissimo, decriptato sull’aiuto dello Spirito Santo, perfettamente calzante con quanto sta dicendo Gesù nel Vangelo con la promessa del Consolatore.

"Ma fuori che sarà dal mondo, potente uscirà per i viventi l’aiuto.
Dentro le menti il Signore dal profondo fiorirà e potentemente solleverà, porterà una voce di grande forza, potenzierà la speranza, colpirà commuovendo gli animi, illuminerà i viventi.
In questi ad agire sarà nelle menti del Nome il Potente Consiglio che sarà in cammino a portarli e, da vasi illuminati, potente porteranno dell’Unigenito l’annuncio che nel corpo gli si riportò l’energia che lo risorse.
Da casa a saziare e ad allattare i simili si porteranno gli apostoli in cammino con la protezione che gli reca.
"

Nello scorrere quei versetti, prima del versetto Is. 29,17 indicato quale chiusura del discorso profetizzato in Isaia attinente al discorso di Gesù dopo l’ultima cena, c'è un versetto importante, ricordato in Mt. 21,42, in Ef. 2,20 ed in 1Pt. 2,6

Is. 28,16 "Dice il Signore Dio: Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non vacillerà."

Anche questo ho decriptato:

"Nel cammino l’energia della rettitudine uscita inizia a dar vita ad un popolo del Signore.
Il Signore per il mondo invia apostoli, che sono a fondare per la discesa della Colomba, dal Padre inviata per l’Unigenito Figlio che da dentro la grazia dalla persona in croce fu a versare, un corpo puro.
Si portano in torno; con l’aiuto una fondazione esce tra i viventi che crede nel Potente che l’Unigenito fu in vita a risorgere.
"

Ancora una volta il risultato, rispettando sempre le regole, fornisce, come si può gustare, un’ulteriore prova della propria efficacia e conferma che questa forma di lettura era corrente per gli antichi primi padri.
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