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PROFEZIE CRISTOLOGICHE NEL SALMO 68
Per il cristianesimo tutto il Salmo è riferibile a Cristo, il Messia, che viene inneggiato.
Dio, infatti, con Gesù Cristo: "...ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra." (Efeso 1,9s)
"Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano, e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano" oltre che nell'Esodo, per il cristianesimo è avvenuto nel Cristo risorto, mentre per l'ebraismo è a
ncora atteso del Messia.
"I giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia", perché questi nell'ultimo giorno saranno consolati: "Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno..." (Matteo 25,34)
Gli innumerevoli messaggeri con cui "Il Signore annuncia una notizia" fa pensare ai cristiani che annunciano il Kerygma... Cristo ha distrutto la morte!
"Anche le donne si dividono il bottino" (13) in effetti il testo ebraico propone "la bella della casa"
,
che nella storia d'Israele potrebbe essere Giaele che trafisse la testa del nemico Sìsara (Giudici 4) con un picchetto da tenda, ma fa pensare a Maria e alla Chiesa col gregge di Dio che dorme al sicuro tra gli steccati dell'ovile, i due muri
,
gli steccati della Legge, e la colomba, figura dello Spirito Santo, che la fa splendente di carità.
Il "Guardate come si amano!" (Tertullianus: PL 1,471), infatti, era lo splendore delle prime comunità cristiane.
"Sei salito in alto conducendo prigionieri" può prefigurare la discesa agli inferi e la liberazione degli antichi padri prigionieri della morte e l'ingresso trionfale del Signore nei cieli col corpo che ha preso da Maria, promessa di resurrezione dei corpi di tutti gli uomini.
"Ascendendo in cielo Cristo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini". (Efeso 4,8)
"Il Signore Dio libera dalla morte", profetizza la risurrezione dai morti e i versetti finali la finale Ascensione in cielo con tutti i salvati e la gloria finale col riconoscimento da parte di tutti i popoli.
In effetti, la fede biblica ha inizio con la creazione del popolo di Dio, cioè con un fatto: la liberazione di un popolo di oppressi.
Dio volse lo sguardo ai miseri: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti. Conosco infatti le sue sofferenze." (Esodo 3,7)
Questa situazione però è un fatto esistenziale per tutti gli uomini di qualsiasi razza, religione e ceto sociale, tutti oppressi oltre che da eventi della storia personale, prima o poi, da vecchiaia malattia e morte.
Al centro della fede cristiana c'è incarnazione, passione e risurrezione di Gesù Cristo.
È lo stesso tema, il sorgere del Cristo venuta è per liberare gli oppressi.
Nei Vangeli Sinottici ad esempio si trova l'episodio di Gesù e della tempesta sedata "Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: Salvaci, Signore, siamo perduti!" (Matteo 8,24)
Il grido "Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano" equivale all'invito a Lui che dorme sulla barca nel pieno di una tempesta di salvarci e Lui lo compie.
A commento di questo Salmo si potrebbero scrivere pagine e pagine.
Molti esegeti e Padri della Chiesa l'hanno commentato scorgendovi evidenti cenni cristologici come Agostino d'Ippona, Atanasio, Cassiodoro, Cirillo d'Alessandria, Eusebio, Gerolamo, Ilario, Origene, Teodoreto.