parti precedenti:
UOMINI E ANIMALI »
PRIMO "DISTINGUO" NEL GENESI TRA ANIMALI E UOMO
La prima distinzione fondamentale che c'è tra gli uomini e gli animali secondo l'autore del libro della Genesi è che "Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra." (Genesi 1,26)
Mi pare che basterebbe già questo "distinguo" per far comprendere che c'è nella mente dell'autore un vallo incolmabile, un salto di qualità totale, un avvicinamento particolare e speciale della creatura uomo al Creatore.
Nella tradizione ebraica o cabbalh è interpretato che il primo uomo fu creato a somiglianza dell'Adam Kadmon, essere di luce al principio del processo di emanazione, modello da cui fu tratto appunto l'Adamo terreno che sarebbe stato contemplato dal profeta Ezechiele sul carro di fuoco.
Per il cristianesimo Dio ha pensato se stesso come uomo nella persona del Figlio generato e non creato, consustanziale al Padre, l'Unigenito, che s'è rivelato come Figlio dell'Uomo nella storia della salvezza, incarnandosi nel figlio di Maria, Gesù della Santa Famiglia di Nazaret.
Nelle lettere di San Paolo si trova:
- "...sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo..." (Romani 8,28s)
- "Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili... Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui." (Colossesi 1,15s)
- "In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo... per realizzare nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra." (Efesini 1,4-10)