IL RACCONTO DI GENESI 28
Particolarmente interessante è nel libro del Genesi il primo accenno che Dio intende portare l'uomo con se in cielo.
Il fatto si delinea e si prefigura nel Capitolo 28 del libro del Genesi in cui è descritto il sogno di Giacobbe, perché tratta d'una idea di collegamento tra cielo e terra tramite la sognata scala da cui scendevano e salivano angeli.
Se i racconti ebraici del Genesi sono stati preparati anche per recepire un testo nascosto questo racconto, così, dovrebbe essere particolarmente pregnante.
Con questa idea nella mente ho così voluto affrontare la decriptazione dei 22 versetti di quel capitolo e sono stato sorpreso della lucida sintesi che se ne ricava applicando il mio metodo inserito in "Parlano le lettere" che rende praticabile con successo l'idea espressa in "Decriptare le lettere parlanti delle Sacre Scritture ebraiche".
Si trova così delineato, in modo ancora allegorico nel testo esterno e come racconto nel decriptato, il disegno conseguente a quella già accennata considerazione nel racconto dell'arca di quando Dio disse: "Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dall'adolescenza..." (Genesi 8,21)
Quel racconto di Genesi 28 ha poi un seguito in Genesi 35 ove nel testo esterno di quei 29 versetti è ricordata al 19° anche Betlemme.
Di seguito riporto i racconto dalla traduzione parola per parola del testo di questi complessivi 51 versetti dei due capitoli del Genesi secondo la CEI e poi tutto di continuo il testo delle decriptazioni.