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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LA SPADA DEL SIGNORE
di Alessandro Conti Puorger
PREAMBOLO SU UN PARTICOLARE SISTEMA DI "SCRUTATIO"
Il motivo di questo mio sito è riuscire a presentare le mie ricerche - meditazioni su argomenti della Bibbia, partendo da quello che è definito A.T. "Antico Testamento", direttamente dalla sorgente, vale a dire dalla Tenak, cioè dai testi delle Sacre Scritture con i caratteri originali in ebraico, senza dimenticare ovviamente l'esistenza anche degli scritti deuterocanonici inseriti nel canone, fin dall'origine cristiano scritti in greco.
Non essendo un esegeta per nascita e studi, ma un ingegnere civile trasporti che s'è interessato per oltre 40 anni di problemi ferroviari, ponti, gallerie armamento e Alta Velocità ed abituato a stare con i piedi per terra, non ho avuto accesso al mondo specialistico biblico e sono al riguardo da considerare un dilettante, anche se me ne interesso in modo approfondito da almeno 30 anni.
Per farmi sentire non avevo che la via di aprire il sito.
A monte però s'affaccia una domanda: perché?
Qual è il vero motivo?
Sono un esibizionista o un mitomane?
Perché ritengo importanti quelle ricerche-meditazioni?
La mia risposta è: perché ritengo d'aver incontrato un grande amico e ve lo voglio presentare.
Cerco così di far comprendere di che si tratta e a che e a chi porta.
HO TROVATO UN METODO CHE DÀ UNA NUOVA E ANTICA CHIAVE DI LETTURA DI QUEI SACRI TESTI e m'ha aperto una porta, che credevo non esistesse, per accedere in modo personalissimo in ambiti che ritengo poco esplorati con uno strumento efficace che fa scorgere aspetti insoliti ed affascinanti in quelle antiche pagine, un po' come se si fosse avverato quel detto di Gesù onde "...ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". (Matteo 13,52)
Coadiuvato dalla lettura delle parole dei sacri testi canonici scritti in ebraico, procedo con una particolare peculiarità, usando anche le singole lettere di quel alfabeto, espressive come icone, riferibili ciascuna ad una ristretta rosa di significati tra loro omogenei, atti, seguendo lo svilupparsi dei testi, a cogliere profetici episodi della storia del Messia, poi riportati negli scritti neotestamentari.
Lui, il Messia degli ebrei e Gesù di Nazaret per i cristiani, è il substrato, trama e ordito, la spina dorsale che muove le pagine di quei libri che hanno un'anima nascosta in molte parti chiuse e di difficile interpretazione, ma ispirate e predisposte per presentare quella attesa.
Certo è che la lettura esterna consente di cogliere l'aspetto messianico solo in alcuni passi, mentre in effetti non c'è pericope o versetto che non Lo riguardi, sì che anche i brani più ostici come quelle d'elencazioni di nomi e date, di guerre, di atti atroci, letti in una liturgia dal popolo cristiano sono degni d'essere accolti come "Parola di Dio", perché dietro c'è Lui, il Cristo, la Parola vivente che in qualche modo la tradizione sa che comunque c'è anche là.
Vale la pena dire subito che un approccio del genere, quando cominciano a cadere quelli che sono i velari del testo, è di gran soddisfazione e regala momenti felici nel conseguire risultati. quando posso ritenerli validi.
Quando ciò accade?
Se, rispettando regole predefinite di un metodo e significati delle lettere, da me fissati motivatamente in un testo presso la SIAE dell'8 gennaio 1998 anni e mai mutati, l'evento che si ricava come "decriptazione" è in qualche modo certificato nei Vangeli o negli scritti del Nuovo Testamento o almeno nella tradizione.
(L'8-01-1998, perché il metodo definito su cui lavoravo ormai dall'estate del 1996 avesse un formale atto di nascita ed un autore, inscrissi alla SIAE - Società Italiana Autori Editori - un testo "I Segni Sacri ebraici rivelano la Parola" che produssi in poche copie per uso personale. L'8-02-2000 pure alla SIAE inscrissi un ulteriore testo, più ampio, con esempi di decriptazione "Geroglifici Segni Ebraici - Una rivisitazione delle Scritture". Entrambi, di fatto, sono ora a brani separati, integralmente nel mio sito, diffusi nei vari articoli.)
In definitiva, a tal fine utilizzo quel mio metodo che si trova in "Parlano le lettere", ove sono esposti regole e significati delle 22 lettere ebraiche, ottenuti da confronti con alfabeti antichi, cercando il messaggio grafico conservato dell'icona d'origine (Vedi: schede delle lettere nella colonna a destra delle pagine del sito) che rendono attuata l'idea, che ebbi come motore e che ho esposto in "Decriptare le lettere parlanti delle Sacre Scritture ebraiche" e poi in "I primi vagiti delle lettere ebraiche nella Bibbia".
Ormai tanti sono gli esempi nei vari articoli riportati nelle 7 rubriche di quel sito.
Gli eventi di tale persona, il Cristo, infatti, ripeto, sono il substrato profetico d'ogni Sacra Scrittura, pur se l'esterno pare dire tutta un'altra cosa.
Si tratta di estrarne il succo con un sistema che definisco "scrutare".
È questo dello "scrutare" il testo ebraico con una tale maniera, che oggi pare innovativa, ma come dicevo credo antica, una preziosa compagna che mi fa vivere varie ore del giorno con piacere, alla frescura della sorgente, rifugio sicuro, sostegno e consigliere in problemi d'ogni genere e gran consolatore.
Il versetto più strano in quelle Scritture, che pur sembra lontano da un racconto sul Messia, si verifica che con quel metodo è veramente riconducibile alla Parola incarnata di Dio.
Per chi s'imbatte per la prima volta in questa mia tematica presento come esempio il versetto Numeri 22,1.
"Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab,
oltre il Giordano verso Gerico."
La notizia pare non avere più di tanto rilevanza con la storia del Messia, ma questo versetto con le lettere ebraiche lette con l'investigare i segni antichi porta a questo pensiero:
"E
fu
pienamente
alla vista
a portarsi
il Figlio
.
Fu
in Israele
a recarsi
.
Fu
la grazia
portata
in una casa
d'Ebrei
.
E
la purezza
portò
del Padre
in seno
()
dentro
al corpo
.
Il Potente
era
nel corpo
per aiutare
.
Gi angeli
lanciarono
()
l'annuncio
()."
"E fu pienamente alla vista a portarsi il Figlio. Fu in Israele a recarsi. Fu la grazia portata in una casa d'Ebrei. E la purezza portò del Padre in seno dentro al corpo. Il Potente era nel corpo per aiutare. Gli angeli lanciarono l'annuncio."
Il metodo che propongo, perciò, è un valido induttore di letture di secondo livello che rendono attuato il detto di Gesù: "Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza." (Giovanni 5,39)
Comprendo bene però che per tale fatto insolito posso essere considerato un visionario, ma volendo presentare quanto trovato coscientemente debbo pur correre questo rischio.
A chi è portato a liquidare l'idea posso solo:
- scusarmi se gli faccio perdere tempo;
- rammentare però che "la scienza chiede che le idee eterodosse, le sole da cui ci si può aspettare scoperte interessanti, siano protette, incoraggiate e discusse seriamente" (Senatore Marcello Pera);
- ricordare poi che: "è deplorevole cocciutaggine insistere a tenere per fesserie certe cose solo perché si odono per la prima volta o si vedono di rado o sembrano superiori al comune comprendonio" (dall'Asino d'Oro d'Apuleio);
- suggerire d'entrare nella meccanica delle decriptazioni e nella loro complessiva consistenza verificando il rispetto delle regole enunciate.
La "scrutatio" della Bibbia sull'edizione EDB 1974 e ora 2009, con l'uso dei riferimenti e delle note della "Bibbia di Gerusalemme", tradotta nella lingua di chi vi s'avvicina, è strumento d'aiuto per meditazioni che ho colto nel Cammino Neocatecumenale.
(La Bibbia di Gerusalemme com'è noto è una traduzione vagliata dal confronto coi testi originali in ebraico - aramaico - greco. Se le versioni discordano sono in nota le lezioni alternative ed è ricca di rimandi a margine. L'edizione italiana EDB traduce tutto il materiale, ad eccezione del testo biblico, per il quale adotta la Bibbia C.E.I.)
La "scrutatio" si consegue partendo da una parola o da un versetto o da una nota di quella Bibbia e da tale ramo, tra i tanti percorsi possibili ci si inoltra per quelli che il proprio cuore in quel momento suggerisce, e seguendo i commenti ed i rimandi a margine, si può passare ad altri versetti e disegnare così allegoricamente un albero e, tra i tanti rami, pervenire al tronco solido, Cristo, che parla alla propria vita ed aiuta ad illuminare l'esistenza in quel momento, perché s'avvera che: "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino." (Salmo 118,105)
Seguendo quel pensiero, nelle meditazioni personalissime, innamoratomi delle lettere ebraiche, n'è conseguito quanto ho espresso ancora, solo in minima parte, nel mio sito.
Per approfondire questo aspetto è propedeutico leggere quanto ho esposto in "Scrutatio cristiana del Testo Masoretico della Bibbia" e in "Le 22 Sacre Lettere - Appunti di un qabalista cristiano".
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