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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...
SAMUELE GIUDICE, SACERDOTE E PROFETA
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
I LIBRI DETTI DI "SAMUELE" »
SAMUELE FA INTRAVEDERE IL MESSIA »
LA CHIAMATA DI DIO »
1SAMUELE 3 - DECRIPTAZIONE »
L'UNZIONE DI SAUL »
L'UNZIONE DI DAVID »
1SAMUELE 15 - TESTO C.E.I. »
1SAMUELE 15 - DECRIPTAZIONE »
DECRIPTAZIONI O MIDRASH
In ebraico il verbo ricercare, domandare, investigare, viene dal radicale DRSh "daresh"
,
perciò tutto ciò che è una ricerca nel testo biblico e comunque un prodotto a questo agganciato dà luogo a ciò che in modo ampio si definisce
"midrash" o al plurale "midrashim".
Nella Tenak o testo biblico ebraico due sole volte si trova il termine
"midrash", entrambe nel libro 2Cronache:
- 2Cronache 13,22 - "Le altre gesta di Abia, le sue azioni e le sue parole sono descritte nella memoria
del profeta Iddo."
- 2Cronache 24,27 - "Quanto riguarda i suoi figli, la quantità dei tributi da lui riscossi, il restauro del tempio di Dio, sono cose descritte nella memoria
del libro dei Re..."
Il termine più esatto rispetto a "memoria" in questo caso, in effetti, è "commentario e, in pratica, tutti i libri detti "storici" della Bibbia sono commentari di fatti storici visitati sotto la luce della fede.
Il "midrash" tuttavia ebbe il suo massimo sviluppo in ambito rabbinico all'epoca detta tannaitica (I-II secolo d.C.) con R. Gamaliel I e Jonatan Ben Zakkai e poi con R. Jehuda ha-Nassi e la redazione della Mishna poi con l'epoca amoraica (III-VI secolo) e la chiusura del Talmud.
Mentre il rabbinismo ha regole ermeneutiche precise per elaborare dei midrash questi da parte degli evangelisti e di San Paolo sono più liberi.
Ciò avviene tutte le volte che citano versetti dell'Antico Testamento a cui applicano poi una spiegazione cristocentrica.
Matteo è uno scriba che conosce l'ebraico e il greco, le citazioni vengono dalla traduzione dei LXX, ma alcune anche dalla Tenak ed è l'evangelista che ha il maggior numero di citazioni dell'Antico Testamento, ben 62, Luca ne ha solo 31, Marco 15 e Giovani 10.
Di fatto quello di Matteo è un ampliamento del Vangelo di Marco, che è poi la raccolta della predicazione di Pietro.
Questo, infatti, è stato ampliato, integrato, interpolato e, in definitiva, commentato a modo di midrash; basta pensare ai primi capitoli sull'infanzia di Gesù ove ricorre a piene mani, come farà anche Luca, agli scritti dell'Antico Testamento a partire dalla genealogia.
Matteo intende dimostrare così che la storia è condotta e voluta Dio e che Gesù di Nazaret, che porta a compimento la Torah e la storia di Israele, tramite la paternità legale di Giuseppe, e colui che è il Messia atteso da Davide e da Abramo.
I fatti sono quelli che sono e la storia di Gesù fa si che i suoi eventi possono venir rivisitati a modo di midrash con la formula "perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per messo del profeta..." andando alle profezie delle Sacre Scritture ebraiche che risultano indispensabiliper comprendere l'uno e le altre.
Quando, infatti, citano passi dell'Antico Testamento lo scopo è solo quello di trovare in loro e attraverso di loro la conferma del credo cristiano nella storia della salvezza.
La figura di Cristo e quanto da Lui prodotto tra i primi cristiani è così il punto di partenza che provoca l'esposizione dei testi dell'Antico Testamento.
In "Vangeli, profezie attuate dal Cristo" ho, peraltro, verificato che decriptando dall'ebraico le citazioni riportate dai vari evangelisti, in genere, s'ottengono profezie più ampie e le pagine di secondo livello derivate sono effettivamente intonate al racconto del Vangelo che lo riferisce.
I testi di decriptazione che estraggo dallle Sacre Scritture sono quindi dei veri e propri "midrashim" che annovero nella categoria "protovangeli", perché ne sono dei precursori, in quanto densi di profezie sul Cristo che si trovano compiute poi nei Vangeli canonici.
Ciò che produco è una lettura spirituale della Bibbia col pensiero fisso alla figura universale del Cristo, lettura che si basa sulla Sacra Scrittura, arrivando fino alle midolla delle lettere che la costituiscono che cerca di giungere, alla spirito intimo supporto della Sacra Scrittura stessa.
Tutto ciò per arrivare, in modo integrale, al senso più profondo del testo che non può essere avulso dallo scopo generale della Sacra Scrittura, parlare delle vicende della salvezza e quindi, appunto della venuta del Cristo.
a.contipuorger@gmail.com
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