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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
I GEROGLIFICI EBRAICI
DEL LIBRO DI DANIELE

di Alessandro Conti Puorger
 

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DANIELE 8: LA VISIONE DI DANIELE: IL MONTONE E IL CAPRO
Daniele 8,1 "La vergogna finita, arso il serpente che ha portato il delitto, i viventi in cammino porterà dalla terra risorti dall'Unico su col corpo entreranno nel Regno.
Nel petto li ha portati dagli angeli, inviati dal corpo dell'Unigenito fuori, Dio saranno a incontrare.
Alla porta degli angeli saranno di Dio.
I fratelli col corpo saranno ad entrare con gli angeli a vedere Dio, saranno a casa per la prima volta."
(Infatti, secondo la Genesi gli uomini sono stati creati nel paradiso terrestre, ma la loro vera casa è il cielo).

Daniele 8,2 "E dell'Unico alla vista entreranno nella casa, alla visione portati saranno.
Dal mondo saranno dentro coi corpi venuti.
Sarà portato dall'Unigenito il frutto a giubilare cogli angeli.
Usciti dalla rocca del tempio beati dentro a vedere saranno il Potente da vivi.
Vi entreranno i viventi dal giudizio usciti portati alla luce per amore.
Dalla prigione questi portati ad abitare dall'Unico, con gli angeli saranno ad entrare a stare.
Saranno stati dal Crocefisso aiutati, da spiriti morti potenti con i corpi saranno."

Daniele 8,3 "Porterà l'Unigenito i risorti dall'Unico; a vederlo saranno.
Dagli angeli saranno stati portati, iniziano a vederli; ed ecco, l'Unigenito è il Potente Unico che si vedrà vestito di potenza.
Di persona fu ad uscire, in un primogenito a casa dal serpente si portò, la potenza portò a versare in un corpo, l'energia fu alla Madre e al mondo al freddo inviato fu in vita.
Dall'alto portò l'indicazione e si recò al mondo.
Dall'Uno in cammino dentro al mondo entrò.
Dai viventi angeli uscirono con una luce.
Lamenti alla fine portò.
Per scacciare da dentro al mondo fuori in azione dal serpente entrò in una famiglia/casa; da primogenito in una grotta un angelo uscì."

Daniele 8,4 "Col corpo l'Unigenito fu alla fine a stare.
Verranno guai al serpente da un vivente.
Lo splendore in vita da un viventi uscì, e giù un viso portò d’angelo nel mondo e dagli angeli in cammino in una casa entrò portando la rettitudine del Potente a vivere.
Portò completo il rifiuto ad essere in azione che visse dall'impuro serpente in una persona che fu a portarsi col bastone per annullarlo, per liberare i viventi in cui sta l'essere impuro.
Portando in azione la risurrezione uscirà la purità.
Giù ad abitare si portò nel mondo; il cammino bloccherà dell'esistenza al serpente."

Daniele 8,5 "Per recare dell'Unico l'energia fu nel mondo.
Fu l’Essere tutto a stare in un vivente, dentro fu ad abitare, inviato al mondo giù il Verbo fu, in un corpo uscì la forza, fu dalla Madre in una famiglia/casa l'Amen, uscì dal seno, col corpo.
Dentro dall’alto in una persona fu con la rettitudine.
Il serpente in terra si portò ad annullare, la piaga gli portò.
Uscì da vedetta col corpo al freddo inviato, in visione in una casa fu inviato alla vista, fu lamenti a portargli."

Daniele 8,6 "A portarsi fu in una casa l'Unigenito dall'eternità.
Entrò dell'Unico il cuore dall'alto nel mondo.
Versata in un corpo l'energia fu.
Con la Madre beato alla vista fu al termine e sarà i popoli a liberare.
In una persona fu al mondo del Padre la potenza a portare a stare nel corpo.
Giù Dio fu a portarsi in una casa, a chiudere in un uomo il vigore recò."

Daniele 8,7 "E nel corpo d’un primogenito fu alla fine l'Essere a portarsi a vivere, in cammino fu in azione l'Unigenito dal serpente ad uscire, guai potenti gli porterà con la forza della purezza nel corpo.
Amarezze al primo serpente sarà a recare e sarà ad affliggerlo.
Finalmente al mondo l'Unigenito fu dal serpente a portarsi, fu con un fuoco dentro, col corpo venne alla luce alla fine il diletto, con energia fu a recargli il 'no' all'esistenza.
Con vigore in casa iniziò a lamentarsi, in azione dai viventi per liberarli di persona fu a portarsi.
E ci fu per bruciare il serpente la forza della rettitudine, di Lui che in un corpo giù nel mondo la recò, (la rettitudine) che fu dai corpi per le a portate dal serpente ad uscire, essendo entrato nei viventi giù a stare.
Del Potente il 'no' fu al serpente in vita, fu per bloccarlo a portarsi."

Daniele 8,8 "E giù il Verbo fu col corpo nel mondo.
La forza fu in un vivente, nel mondo in cammino.
Per aiutare fu dal serpente in vista.
Nel sangue d’un primogenito per aiutare recò la rettitudine in azione giù a vivere e l'energia della risurrezione dentro un corpo entrò nel mondo per versarla nei corpi.
L'energia gli uscì, la potenza della rettitudine liberò portandola dalla croce.
Innalzato fu, l'energia al mondo uscire da questi.
La recò il Crocefisso Unigenito dal corpo.
Dentro si vide il Crocifisso nella tomba finito.
Fu a riuscire per il serpente insidiare.
In azione lo spirito portò.
Il Crocifisso riuscì risorto; vivo rifù tra i viventi."

Daniele 8,9 "Recò di vita l'energia l'Unico nella tomba; il Crocifisso vivo riuscì tra i viventi.
Sarà giù l'Unigenito a versare nei corpi l'energia.
Inizierà delle tombe il segno: viventi si rialzarono in Città si riportarono.
Un Crocefisso grande (infatti) sarà alla fine alla vista, guizzanti entreranno allo schiarire del giorno, dentro li porterà da Dio.
Entreranno vivi per il colpo/ferita nel corpo, racchiusi danzando dall'Unico usciranno, su a casa saranno."
Questo segno escatologico della risurrezione di morti a Gerusalemme è segnalato anche nel Vangelo di Matteo "...i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. Ed uscendo dai sepolcri, dopo la sua resurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti." Mt. 27,52)

Daniele 8,10 "E alla fine in cammino liberi per sempre su a casa dell'Unico entreranno risorti a vivere.
Sarà alla morte per il Verbo il rifiuto; i corpi su riusciranno vivi.
L'energia entrata li rialzerà; a casa dell'Unico li porterà.
I viventi invierà dal mondo alle stelle, saranno dalla morte con i corpi dalla prova vivi."

Daniele 8,11 "E per l'eternità risorti col corpo dal mondo su a casa dell'Unico entreranno camminando dalla porta.
Saranno dal Potente portati la vita a vivere cogli angeli, e rigenerati saranno i viventi usciti dal Crocefisso (in quanto) nei viventi sarà stato l'essere impuro arso.
In cammino alla dimora dove vive il Santo li porterà."

Daniele 8,12 "E giù in casa l'Unigenito il drago finirà.
Inviò dall'alto al mondo con l'innocente la forza per sbarrare dentro il peccato, ed alla fine, bruciato il serpente con la rettitudine, all'Unico i morti dalla terra fuori porterà.
Con l'agire del fuoco finirà la perversità, l'arrostirà, dalle tombe usciranno."

Daniele 8,13 "Porterà il peccare dall'agire fuori l'Unigenito.
Nelle tombe nella polvere l'essere impuro brucerà.
Da vestito la purezza porterà a riessere delle origini.
Vivi col corpo per l'Uno, santi, potenti, resi mirabili i viventi porterà angeli fuori.
I viventi, sbarrato dentro il male dal sangue alla fine saranno ad uscire dalle tombe.
Questi per la portata energia, usciranno puri dell'essere impuro.
Dalla trasgressione, la risurrezione in vita negli uomini alla fine porterà la santità.
Li condurrà su a casa dall'Unico, vivi col corpo a vivere in pienezza."

Daniele 8,14 "Portati saranno dall'Unigenito i viventi nel corpo da Dio, saranno a vederlo.
Alla conoscenza le moltitudini a casa verserà col corpo a migliaia.
Sarà tolto via il serpente bruciato dai viventi.
All'Unico li porterà il Crocifisso e degli angeli su alla porta li verserà del Santuario."

Daniele 8,15 "Portati saranno dal mondo, saranno puri venuti per la forza dell'Unigenito dagli angeli all'esistenza, giudicato sarà stato il primo serpente.
Nell'Unigenito Crocefisso entrati, racchiusi questi porterà ai pascoli del Padre, li verserà risorti, entreranno a casa, saranno angeli usciti portati dal mondo per l'energia entrata.
I popoli liberati inviati in cammino per l’aiuto saranno retti; vivi dal corpo dell'Unigenito usciranno gli uomini."

Daniele 8,16 "E per l'Unigenito aver ascoltato la voce d’Adamo a casa fu dall’angelo (ribelle) col corpo.
Fu a portarsi il diletto che desidera che siano con l'Unico a vivere col corpo gli uomini.
Sarà la maledizione dentro a finire.
Il serpente, che colpito verrà nei viventi, si vedrà uscire."

Daniele 8,17 "Portati saranno all'ingresso, presso si vedranno i viventi alla porta essere portati dentro a casa dell'Unico.
E inviati retti si vedranno tutti essere stati portati dalle tenebre in alto, del Verbo angeli saranno.
E saranno dell'Unico i viventi alla vista, guizzati saranno fuori figli dal Figlio.
Agli uomini la rettitudine sarà stata colla potenza nel tempo versata, su dal mondo nel petto li porterà dagli angeli."

Daniele 8,18 "E da solo il Figlio porterà i popoli che saranno inviati col corpo.
Il sangue del Crocifisso avrà spazzato il serpente dalle persone che saranno dalla terra ad uscire.
Portati saranno in cammino, a vedere la casa.
Sarà portata la forza ai popoli, sarà giudicato, spazzato il serpente, a vedere i viventi la porta saranno."

Daniele 8,19 "Portati saranno dall'Unigenito i viventi col corpo dal mondo, da angeli tra gli angeli saranno a vivere portati, della porta saranno alla vista, retti verranno beati, sarà dal mondo il carico dall'Uno, chiusi nel corpo saranno del Crocefisso.
Uscire questi si vedranno dalla piaga, saranno a guizzare i viventi portati all'eternità, li verserà su."

Daniele 8,20 "Usciti dall'Unigenito saranno potenti dei beati alla vista; vi saranno stati dal Crocefisso dentro innalzati, versati dal corpo agli angeli saranno stati i viventi, dal Re saranno a vivere, alla.porta soaranno stati portati dal Verbo col corpo alla pienezza."

Daniele 8,21 "Portati dal mondo su dal Verbo saranno col corpo.
Usciti risorti dalla Città i viventi in cammino saranno portati dagli angeli ad uscire, riverseranno canti.
Entreranno tra i grandi, v’entreranno beati ad abitare.
Dall’opprimere, dalle rovine, dai pianti, portati da Lui entreranno nel Regno; vi entreranno col corpo all’Unigenito simili tre gli angeli."

Daniele 8,22 "Porterà del mondo l'angelo a bruciare, dentro a bollire lo porterà alla fine, dai popoli giudicato uscirà per l'Unigenito.
Nel corpo dentro dal tempo, chiusi nel Crocifisso, saranno ad uscire i viventi, dal serpente per la rettitudine saranno portati puri i popoli stranieri, saranno a vedere da vivi gli angeli.
Dalla perversità del serpente, nel Padre retti a chiudere porterà."

Daniele 8,23 "E a casa dell'Unico dalle tombe con i corpi staranno tutti i viventi.
Per la potenza della rettitudine che ha portato il Crocifisso dalla piaga, usciranno puri per l’uscita del ribelle che sta dai viventi.
Saranno davanti alla porta del Re.
Lo vedranno questi di persona, saranno in vita portati a vivere a casa, saranno dagli angeli a vivere per l’aiuto portato dal Crocifisso."

Daniele 8,24 "E dal legno la piaga alla tomba lo portò per un’asta del serpente.
Il Padre il vigore gli riportò ed agli apostoli meraviglioso si riportò il Crocefisso essendo stato risorto.
Vivo con i segni uscì.
S’alzò potente ad esistere l'annuncio che in azione la risurrezione al mondo avrebbe portata uscendo risorto dalla tomba chi era stato crocefisso.
Dal legno portò d’acqua un mare; recò ai popoli della santità la forza nella vita."

Daniele 8,25 "E in alto risorti tutti porterà e dal mondo rialzati con potenza saranno dal fango i viventi, uscirà da dentro la forza che l'essere impuro portò dentro.
Al serpente, che dentro abita portando l'affliggere, quanto basta con potenza porterà dentro il fuoco.
Il serpente porterà fuori, saranno risorte dalle tombe all'esistenza alla fine le moltitudini.
Saranno i viventi portati in alto risorti col corpo.
Del Risorto nel corpo saranno i viventi.
Si vedrà dei viventi il tormentatore dall'Unigenito soffiato in un foro, sarà trebbiato da dentro i corpi."

Daniele 8,26 "E vivi col corpo coll'Unigenito dal mondo uscire si vedranno le moltitudini portate fuori al mattino, beate, belle.
Vivi alla vista i morti Lui riporterà, verranno nel foro del Crocefisso, i viventi gli entreranno nel petto, e angeli retti saranno del Potente, i giorni vivranno le moltitudini dall'Essere vivente."

Daniele 8,27 "E da 'Io sono' giudicato è stato il primo serpente, porterà l'angelo in prigione, il serpente sarà finito, saranno per i giorni i viventi portati all'Unico risorti e dall'Unigenito si vedranno i risorti uscire, verranno angeli tutti dal mondo a vivere.
Per la potenza della rettitudine che ha portato da moglie condurrà i viventi a vivere in alto usciti dall'amarezza.
L'Unigenito la perversità annullerà che i viventi dentro opprime."

TRADUZIONE CEI:
Daniele 8 - La visione di Daniele: il montone e il capro
8,1 "Il terzo anno del regno del re Baldassar, io Daniele ebbi un'altra visione dopo quella che mi era apparsa prima."
8,2 "Quand'ebbi questa visione, mi trovavo nella cittadella di Susa, che è nella provincia dell'Elam e mi sembrava, in visione, di essere presso il fiume Ulai."
8,3 "Alzai gli occhi e guardai; ecco un montone, in piedi, stava di fronte al fiume. Aveva due corna alte, ma un corno era più alto dell'altro, sebbene fosse spuntato dopo."
8,4 "Io vidi che quel montone cozzava verso occidente, il settentrione e il mezzogiorno e nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno era in grado di liberare dal suo potere; faceva quello che gli pareva e divenne grande."
8,5 "Io stavo attento ed ecco un capro venire da occidente, sulla terra, senza toccarne il suolo; aveva tra gli occhi un grosso corno."
8,6 "Si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi di fronte al fiume, e gli si scagliò contro con tutta la forza."
8,7 "Dopo averlo assalito, lo vidi imbizzarrirsi e cozzare contro di lui e spezzargli le due corna, senza che il montone avesse la forza di resistergli; poi lo gettò a terra e lo calpestò e nessuno liberava il montone dal suo potere."
8,8 "Il capro divenne molto potente; ma quando fu diventato grande, quel suo gran corno si spezzò e al posto di quello sorsero altre quattro corna verso i quattro venti del cielo."
8,9 "Da uno di quelli uscì un piccolo corno, che crebbe molto verso il mezzogiorno, l'oriente e verso la Palestina;"
8,10 "s'innalzò fin contro la milizia celeste e gettò a terra una parte di quella schiera e delle stelle e le calpestò."
8,11 "S'innalzò fino al capo della milizia e gli tolse il sacrificio quotidiano e fu profanata la santa dimora."
8,12 "In luogo del sacrificio quotidiano fu posto il peccato e fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì."
8,13 "Udii un santo parlare e un altro santo dire a quello che parlava: Fino a quando durerà questa visione; il sacrificio quotidiano abolito, la desolazione dell'iniquità, il santuario e la milizia calpestati?"
8,14 "Gli rispose: Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà rivendicato."
8,15 "Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco avanti a me uno in piedi, all'aspetto d'uomo;"
8,16 "intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: Gabriele spiega a lui la visione."
8,17 "Egli venne dove io era e quando giunse, io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: Figlio dell'uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine."
8,18 "Mentre egli parlava con me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare."
8,19 "Egli mi disse: Ecco io ti rivelo ciò che avverrà al termine dell'ira, poiché la visione riguarda il tempo della fine."
8,20 "Il montone con due corna, che tu hai visto, significa il re di Media e i Persia;"
8,21 "il capro è il re della Grecia; il gran corno che era in mezzo ai suoi occhi, è il primo re."
8,22 "Che quello sia stato spezzato e quattro ne siano sorti al posto di uno, significa che quattro regni sorgeranno dalla medesima nazione, ma non colla medesima potenza di lui."
8,23 "Alla fine del loro regno, quando l'empietà avrà raggiunto il colmo, sorgerà un re audace, sfacciato e intrigante."
8,24 "La sua potenza si rafforzerà, ma non per potenza propria; causerà inaudite rovine, avrà successo nelle imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi."
8,25 "Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in cuor suo e con inganno farà morire molti; insorgerà contro il principe dei principi, ma verrà spezzato senza intervento di mano d'uomo."
8,26 "La visione di sere e mattine, che è stata spiegata è vera. Ora tu tieni segreta la visione, perché riguarda cose che avverranno fra molti giorni."
8,27 "Io, Daniele, rimasi sfinito e mi sentii male per vari giorni; poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: ma ero stupefatto dalla visione perché non la potevo comprendere."

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