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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...
CIRCONCISIONE E BATTESIMO
di Alessandro Conti Puorger
PREMESSA SUL TEMA DELLA CIRCONCISIONE
Se si scruta la Tenak, vale a dire quelle che sono le Sacre Scritture ebraico - giudaiche entrate integralmente, tramite la traduzione greca detta dei Settanta, nel canone della Bibbia cristiana per formare la gran parte del così detto Antico Testamento (Antico Testamento), si trova che in quelle è data grande importanza alla pratica della circoncisione.
(Le comunità cristiane della prima ora per la liturgia e le citazioni nei testi del Nuovo Testamento Nuovo Testamento hanno usato la traduzione greca detta dei Settanta; infatti, delle 350 citazioni dell'Antico Testamento presenti nel Nuovo Testamento, 300 seguono più la Settanta greca che il testo ebraico della Tenak o Bibbia ebraica detto masoretico. Il Concilio di Trento, 1546, poi, decretò la traduzione in latino Vulgata dei Settanta o Septuaginta di San Girolamo, IV secolo la sola autentica in latino.)
La circoncisione maschile, dal latino "circum-cidere", intorno-tagliare, è la rimozione per via chirurgica della carne del prepuzio umano e tale prassi ancora oggi è seguita per motivi religiosi, ma può anche essere scelta a scopi igienico-terapeutici ed ha vasta applicazione per preferenze personali.
Se nella traduzione in italiano del 1975 della Bibbia della C.E.I. s'indaga sulla circoncisione con l'aiuto del Personal Computer con un programma "cerca" proponendo le lettere "circonci" onde cogliere il termine della "circoncisione" con tutti i tempi verbali del "circoncidere", compresi gli aggettivi "circonciso/i" con le relative negazioni come "incirconciso/i", si trovano 148 ricorrenze, di cui 76 nell'Antico Testamento e 72 nel Nuovo Testamento, ma di queste 5 soltanto sono nei Vangeli.
La circoncisione fu, infatti, tema di grande interesse e questione ampliamente discussa, sia dal giudaismo antico, sia dal cristianesimo quando i primi cristiani cominciarono l'evangelizzazione dei popoli pagani.
Risulta, infatti, che importante, illuminata e non senza controversie nel I secolo d.C., precisamente nel 50 d.C. col I Concilio Apostolico detto di Gerusalemme (Atti 15), fu la scelta netta della Chiesa nascente d'evitare tale prassi ai popoli che s'avvicinavano all'ascolto del Kerigma di Gesù Cristo.
Ad Antiochia, infatti, Paolo e Barnaba erano in disaccordo con i giudei che sostenevano che non c'era salvezza senza circoncisione e i due furono inviati dalla comunità a interpellare le "colonne" della Chiesa di Gerusalemme, ma ivi giunti "...si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè. Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro." (Atti 15,5-11 vedi anche Galati 2,12)
Giacomo rafforzò il discorso con basi scritturistiche ricordando la profezia del profeta Amos: "In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è cadente; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi, perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è stato invocato il mio nome. Oracolo del Signore, che farà tutto questo." (Amos 9,11s)
La lettera apostolica (Atti 15,23) inviata alle prime comunità cristiane sulle astensioni minimali da parte dei pagani che volevano aderire alla Chiesa, quindi, non comprendeva la circoncisione, ma soltanto: "Astenetevi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue (cioè dall'uccidere), dagli animali soffocati e dall'impudicizia" (Atti 15,20) le leggi dette Noachiche.
Dopo il diluvio, infatti, tutti i nati del mondo, secondo il libro della Genesi, fanno parte della prima alleanza che Dio stabilì con Noè e la sua discendenza all'uscita dall'arca e dalla lettura di quel libro, dal secondo capitolo all'episodio del diluvio compreso, sono deducibili sette comandamenti cui dovrebbero attenersi tutti gli uomini del mondo, appunto le così dette 7 leggi Noachiche, precisamente:
- La prima è obbedire alle autorità e osservare la giustizia sociale che si sintetizza in "costituire tribunali"; i pagani romani e greci l'osservavano già;
- Le altre 6 sono, non commettere idolatria, non bestemmiare, non avere rapporti sessuali illeciti, non commettere omicidio, non commettere furti, non smembrare un animale vivo.
Nello sviluppare il tema della circoncisione, scruterò anche le parole di quelle Sacre Scritture scritte nella lingua originaria col potente strumento della lettura dei significati intrinseci delle parole in base alle informazioni grafiche delle lettere dell'alfabeto ebraico che sono vere e proprie icone apportatrici di messaggi più ampi di quelli soltanto fonetici.
(Vedi: "Scrutatio" cristiana del Testo Masoretico della Bibbia")
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