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APPENDICE - DECRIPTAZIONI GENESI 27 E GENESI 33
Riporto tutta di seguito la decriptazione col mio metodo di "Parlano le lettere" dei capitoli di Genesi 27 e 33 rispettivamente dei versetti 46 e 20.
Prima di riportare di fare ciò, a titolo d'esempio, riporto il testo ebraico del versetto Genesi 27,1 mostrando il procedimento che seguo per arrivare al risultato.

Genesi 27,1 - "Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: Figlio mio. Gli rispose: Eccomi. "




Genesi 27,1 Per riportare la forza nel mondo a stare della rettitudine fu nei ceppi dall'angelo (ribelle). Fu giù nella prigione a versarsi e nell'oppressione a entrare . Fu d'energia una fonte a essere portata ai viventi . Con il corpo venne () a recarla ; sarà a versarla alla vista l'Unigenito . Dalla croce lo videro risorto riportarsi a casa gli apostoli ; ed entrò glorioso e fu a dire che a Dio era a riportarsi . Il Figlio era ! E fu a dire che della divinità era a recare al mondo l'energia che negli apostoli fu .

Decriptazione Genesi 27
Genesi 27,1 - Per riportare la forza nel mondo a stare della rettitudine fu nei ceppi. Dall'angelo (ribelle) fu giù nella prigione a versarsi e nell'oppressione a entrare. Fu d'energia una fonte a essere portata ai viventi. Con il corpo venne a recarla; sarà a versarla alla vista l'Unigenito. Dalla croce lo videro risorto riportarsi a casa gli apostoli; ed entrò glorioso e fu a dire che a Dio era a riportarsi. Il Figlio era! E fu a dire che della divinità era a recare al mondo l'energia che negli apostoli fu.

Genesi 27,2 - A riportarsi sarà l'Unigenito tra i viventi con il corpo nel mondo. Con gli angeli uscirà inviato dall'Unico per colpire versando l'energia che a finire sarà il serpente. (Questi) da calamità nel tempo fu, (in quanto) fu a recare ai viventi la morte nell'esistenza.

Genesi 27,3 - Ma dal tempo uscirà bruciato per l'Unigenito. L'angelo (ribelle) mangiato sarà dalla rettitudine del Crocifisso. Al serpente sarà la rettitudine recata; si verserà da fuoco per ardere le sozzure. Del demonio nel mondo si porterà a caccia. Dal mondo il serpente sarà a scendere gettato fuori.

Genesi 27,4 - E per l'agire della risurrezione uscirà il serpente che è a vivere nei cuori; agendo, per i viventi è una piaga. L'Unigenito, per liberarli per amore, crocifisso fu, ma rientrò a casa; fu dall'Unico a rientrargli la potenza. Sarà a portarsi a mangiarlo entrando dentro in azione nella prigione per finirlo dentro i corpi con la rettitudine; così l'angelo superbo, (di cui) è dentro i cuori il verme dall'origine, morirà.

Genesi 27,5 - E dalle moltitudini lo verserà fuori bruciandolo in seno a tutti. Solo da dentro il corpo sarà a scendere. Fuori vomiterà il serpente l'azione di fuoco che porterà il Figlio; e a bastonare sarà il serpente con la rettitudine che, agendo, a bruciare lo porterà. Uscirà il demonio entrando del Potente il precetto, e per l'aiuto giù sarà liberata la casa ove sta dall'origine.

Genesi 27,6 - E dai corpi, ove abita, verserà fuori l'Unigenito l'essere ribelle. Dio spazzerà il maledetto angelo, che uscì con rifiuto essendo ribelle tra gli angeli. Uscirà la risurrezione dal seno del Crocifisso (da cui) sarà a venire dal Padre la forza della rettitudine. Nei viventi s'insinuerà nei corpi la divinità che, agendo, simili fratelli saranno per rettitudine al potente Unigenito, che visse con il corpo.

Genesi 27,7 - Entrando dentro, risaranno splendenti, essendo a scendere la forza dell'impuro che agiva; bruciato uscirà il serpente che è a vivere nei cuori per agire in vita. Sarà nei viventi portata a mangiare la perversità dalla forza della rettitudine che spengerà il serpente con il soffio che inviato sarà dal Signore. Uscirà il serpente dalle persone con la forza della morte che c'è.

Genesi 27,8 - E si vedrà dal Crocifisso uscire da dentro l'energia. Sarà bruciarlo in seno. Da dentro, arrostito il serpente dall'Unigenito con la risurrezione, si vedrà l'angelo (ribelle), che è nei viventi, scendere, portato fuori dalla venuta rettitudine.

Genesi 27,9 - Con la potenza della rettitudine inviata dall'Unigenito del maledetto uscirà la sozzura che l'angelo (ribelle) portò versando la malattia nei viventi. La risurrezione li salverà dall'angelo che li affligge sbarrando l'esistenza, spazzando questi che sta a vivere nei cuori. Dentro sarà nei viventi a recare l'Unigenito in azione la risurrezione per cui uscirà l'originaria integrità ai viventi. Nei cuori agirà la vita che c'era in pienezza. Dentro saranno retti, così la beatitudine delle origini rientrerà dentro.

Genesi 27,10 - E rientrerà dentro dell'Unico in tutti la potenza che all'origine dentro era ad ardere. Dell'origine, la rettitudine nei cuori agirà, ricreata dalla risurrezione. I corpi (infatti) sono dentro fiacchi tutti per il soffio dell'angelo (ribelle) che fu la morte a recare.

Genesi 27,11 - A portarsi fu all'origine il ribelle in azione. Si versò dentro il maledetto nei corpi per abitarvi versandosi fuori dall'Unico. Nei viventi portò a entrare l'angelo in azione la distruzione quand'era il sesto (giorno). Per agire si sazia d'energia dell'Unico che per la rettitudine era nell'uomo, (ma) l'ammalare gli versa.

Genesi 27,12 - Il pazzo fu a vivere negli anni (quando) fu dall'Unico da casa a essere portato nel mondo, (ove) è a stare. Completa fu dentro la rovina che l'angelo fu a recare. La rettitudine nei viventi finì nel tempo per il peccare. Dentro venne a stare dell'Altissimo la maledizione nel mondo, e per il rifiuto la benedizione uscì.

Genesi 27,13 - Portò a finire l'originaria vita nei corpi il serpente, portandosi dall'Unico nei viventi, ma l'Altissimo la maledizione completa così dentro ad inviargli fu con l'Unigenito. Con la rettitudine accesa in seno a casa arrostito lo porterà. E del serpente con la rettitudine rovescerà la malattia.

Genesi 27,14 - E fu nel cammino a portarsi per obbedienza. Annunciato fu che dentro di Dio l'Unigenito tra i viventi si portava. E da segno si vide una luce che l'Unigenito la Madre portava in vita dall'utero; alla vista dei viventi fu. Un vivente retto da una donna si vide nel mondo abitare; da primogenito dentro fu portato.

Genesi 27,15 - E al termine lo versò in una grotta; dentro lo versò nel mondo. Vennero alla casa passanti - camminanti che dalla porta furono a vederlo. Una luce li portò alla casa con gli angeli che uscirono in campo aperto gloriosi. Gli usciti per piacevole segno la donna videro per il segno uscito sulla casa che da Tempio si portò. La scelta dal Potente nella casa (ove) la luce venne fu alla vista con grembo il Figlio. Uscì nel mondo versato un bellissimo angelo!

Genesi 27,16 - Portò l'Unico il segno alla vista che nel corpo finalmente, in cammino per aiutare nell'esistenza, era entrata la forza che sarà a recidere in casa col fuoco, che uscire si vedrà, il serpente. La forza 'il basta' recò che con azione potente il nascosto - chiuso serpente rovescerà. Alla fine giù lo porterà l'Unigenito dai corpi ove s'è portato.

Genesi 27,17 - E per finire il drago venne tra i viventi per amore. Tra i popoli fu a vivere, per portare per l'Unico la fine nel mondo della guerra, che all'origine accese il cattivo. Per la risurrezione alla fine aa uscire di casa sarà; da 'basta' agirà. Lo rovescerà dalla casa in cui abita; l'angelo (ribelle) uscirà.

Genesi 27,18 - E fu dentro l'Unigenito dal maledetto dal Padre a stare. E di portarsi fu a dirlo il Padre. Fu a portarsi da primogenito a vivere nel corpo. Nel mondo da inviato dall'angelo nei giorni venne dentro per i lamenti.

Genesi 27,19 - A portarsi fu l'Unigenito dal ribelle in azione versandosi in casa del maledetto. Dal Padre fu a portarsi per incontrarlo. Con la rettitudine lo spazzerà. Tornando la rettitudine nei fiacchi a risorgere sarà tutti, che risaranno retti. L'Unigenito libererà con l'aiuto dentro i corpi tutti dal maledetto che sarà rovesciato riportando i viventi belli per la risurrezione. Da dentro, Lui, da tutti i viventi a cacciarlo sarà. Dentro si vedrà in una fossa finire mangiato dalla rettitudine tra i lamenti dall'energico soffio ardente della rettitudine.

Genesi 27,20 - E fu l'Unigenito dal ribelle a scendere. Si versò di nascosto di Dio il Figlio. Per recarsi a vivere nel mondo questi entrò nella Madre che lo partorì al termine, perché giù l'Unigenito nel figlio fu a portarsi a stare. L'Unigenito nella madre nel corpo, che retta era, entrò. Si versò nel corpo l'Essere. Per portarsi nel mondo Dio entrò a stare dalla sposa, alla quale a parlarle un angelo fu.

Genesi 27,21 - E fu a dirle che era stato su fissato da Dio. Fu a sentire che nel grembo l'energia ad accenderla entrerà; l'energia l'Unigenito Le porterà. E da primogenito della Madre in una capanna il figlio fu a uscire. Dall'Unico un segno al mondo che questi usciva sulla casa con gli angeli ci fu alla vista. Una luce si portò. Dell'Unico in un vivente, il potente Unigenito.

Genesi 27,22 - A portarsi fu nel cammino alla luce. Fu alla vista dal grembo Dio a stare giù. (Come) fissato dal Padre fu a portarsi; a portarsi fu per salvare il mondo. E si portò a stare l'Unigenito a vivere nel corpo nel mondo per rovesciare il serpente. Speravano che il Potente fosse in azione a versarsi da casa per portarsi nel mondo (onde) fosse d'aiuto. Nei giorni d'aiuto sarà con l'azione della risurrezione che ha portato.

Genesi 27,23 - E dal serpente, con l'Unigenito, entrò una fornace che portò la rettitudine a stare nel mondo. Fu a portare la forza per aiutare. Fu portato così ad esistere il 'basta' per re-agire alla distruzione della vita portata dal cattivo che la fine recò nell'esistenza della benedizione con la perversità.

Genesi 27,24 - E fu l'Unigenito dei viventi alla vista. Finalmente uscì questi nel mondo. Dentro da inviato fu ad agire tra i simili e fu a dire che dall'Unico inviato era.

Genesi 27,25 - A portare fu l'Unigenito tra i viventi un corpo a uscire nel cammino di illuminati che nel mondo del Potente erano a portare dell'Unico la rettitudine. Del serpente nel mondo tra i viventi a caccia dentro dell'angelo fu, perché l'azione dell'angelo (ribelle) finisse. Dentro la fiacchezza con la rettitudine all'angelo superbo fu a recare; ad affliggerlo per i delitti si portò portando la forza che all'origine il Potente fu a recare. In casa al maledetto recò un forza che l'opprimeva. A portare fu (così) per illuminare segni.

Genesi 27,26 - Ed era a dire che da Dio s'era portato; era stato su fissato dal Padre che fosse a portarsi. Apostoli illuminati uscirono per i pascoli (in quanto) per gli apostoli desiderava che d'illuminati una Chiesa ci fosse. A casa con gli apostoli stava.

Genesi 27,27 - E furono nel cammino simili ad essere illuminati. Per rovesciarlo un serpente si portò e fu nel corpo (degli apostoli) a nascondersi. L'Unigenito, per crocifiggerne il corpo, fu imprigionato per un tradimento che portò e fu dentro fiaccato per le perversità portategli. Furono per l'Unigenito erbe amare a iniziare sul monte. Fu nelle strette dentro per l'angelo a stare per la rettitudine. Il corpo fu dalla tomba risorto per l'aiuto che uscì dall'Unico. La risurrezione nel corpo abitava (in quanto) nel corpo la rettitudine recava; fu (perciò) a riuscire per riportarsi nel mondo.

Genesi 27,28 - A portare fu ai confini gli apostoli in cammino; l'entrata divinità ad uscire è dalla Madre nei viventi nei cuori. Dal Potente rientrò nei cieli per portarvi i viventi nell'ottavo (giorno) che saranno a uscire dalla terra. Porterà le moltitudini aiutandole nel giardino, recando a tutti la forza della risurrezione dei corpi.

Genesi 27,29 - Sarà il Servo a riportare così i popoli a riessere in vita recando la forza della risurrezione che tutti dalle tombe riporterà. Del serpente dalla prigione i viventi saranno vivi ad uscire e dal mondo in alto li lancerà. Il serpente, dall'Unigenito chiuso, sarà ad ardere per la forza della risurrezione che in prigione gli avrà recato. E per la potenza della rettitudine figli saranno dell'Unico. Nella piaga dell'Unigenito nel corpo con i corpi saranno per la rettitudine delle origini che nei corpi si riporterà. Nei viventi la benedizione ci risarà in abbondanza per la riportata rettitudine.

Genesi 27,30 - Ed essendo a rientrare nell'esistenza la rettitudine, la beatitudine in tutti rientrerà. Sarà giù in prigione rovesciato il serpente; da dentro i corpi dalla rettitudine verrà spazzato. Rovesciato da dentro, portato sarà ad uscire per la forza dell'Unigenito. Bruciature (gli) scenderanno da guaio. Con la sozzura lo spazzerà. Nel ventre dei viventi venne. Nelle persone fu. Fu giù a chiudersi, si riversò all'origine dentro, (ma) sarà a riportarsi bastonato alla vista per la distruzione della vita che portò dentro con la forza che c'è dell'essere impuro.

Genesi 27,31 - Porterà a spazzare anche la perversità che dall'origine vive nei cuori dei viventi che fu nei viventi a recarsi a stare dentro il maledetto che all'origine dentro fu a recarla. E sarà l'originaria vita nei corpi potente, che all'origine dentro era, a riportarsi. Per ubbidienza, tra i viventi dal Padre fu a portarsi a stare l'Unigenito con la rettitudine, perché a caccia a casa dell'angelo si portasse. Dentro tra gli Ebrei scelse di abitare. In un corpo così inviata fu un'anima retta.

Genesi 27,32 - E sarà l'Unigenito vivo con il corpo in potenza a riportarsi essendo su fissato dal Padre; un giorno sarà a rivenire. Sarà l'Unigenito dei viventi alla vista. L'angelo (ribelle) sarà in casa ucciso dal primogenito della rettitudine che in azione la risurrezione recherà.

Genesi 27,33 - Chi portò nell'esistenza il terrore a stare giù in prigione, rovesciato terrorizzato uscirà. La gloria rientrerà per sempre. La forza si riporterà. Sarà l'originaria vita nei corpi dei viventi a ristare. L'originario soffio riporterà l'Unigenito. La perversità dall'Unigenito uscirà cacciata. A scendere sarà l'essere impuro che fu a casa maledetto. Sarà a recare l'Unigenito a tutti i viventi la rettitudine dal cuore nel cuore. Il verme finirà che dentro si portò all'origine. La benedizione si riporterà a scorrere dentro i corpi per la riportata rettitudine che risarà nell'esistenza.

Genesi 27,34 - La rettitudine, riaccesa in seno, in azione la risurrezione recherà venendo a insinuarsi nei corpi l'essenza che dal Padre fu a recare. Saranno giù, agendo, alla fine dall'oppressione a scappare (correre) liberi. E all'essere ribelle, portatosi nel sangue all'origine, con l'essere impuro che è origine d'amarezza, il rifiuto dentro sarà portato. Dentro i corpi, per la rettitudine che inviata sarà, anche a incontrare saranno il Padre nell'esistenza.

Genesi 27,35 - E saranno all'Unico dei viventi le moltitudini con l'Unigenito da fratelli a stare per la rettitudine che dentro i viventi nei corpi rivivrà. Dal mondo li porterà gli saranno rovesciati in grembo con i corpi così tutti retti.

Genesi 27,36 - Portati saranno all'Unico vivi. Dal corpo usciranno retti dal diletto Unigenito che il colpevole avrà portato a spazzare. A rovesciare a casa avrà portato a essere l'ingannatore. L'angelo era questi di cui entrò il soffio ad agire nei viventi. Sarà nei viventi a rivenire la benedizione che finita era. Dal Potente li verserà nell'assemblea. Li porterà a entrare con gli angeli, usciti dal tempo del mondo. Nel Potente li verserà in grembo. Nel corpo così del Crocifisso saranno portati a stare dall'Unico. L'essere ribelle, uscito il rifiuto, avrà arrostito completamente. Il serpente sarà mangiato così nel mondo.

Genesi 27,37 - Portati saranno a vedere gli angeli. Saranno a salire all'assemblea sperata; saranno con l'Unigenito a vivere con i corpi potenti alla vista simili. Tra gli angeli in alto li lancerà. Per la risurrezione dai morti saranno portati tra i potenti. La rettitudine riporterà l'originaria perfezione che dell'Unico la vita porterà in dono. Saranno accompagnati al Potente dal Servo da cui saranno i viventi portati per mano. Nel giardino li porterà tutti a stare. Nel corpo del Risorto, dal foro della piaga, tutti saranno a portarsi. E a serpente spento dall'ira portata dall'Unigenito, i viventi entreranno dall'Unico alla vista; con il Risorto entreranno da figli a starvi.

Genesi 27,38 - A recare sarà l'Unigenito nei viventi al cattivo la distruzione. La potenza del Padre sarà a portare dentro i corpi che lo spengerà. L'origine uscirà da tutti della perversità. Il maledetto afflitto dentro sarà. Lo mangerà la rettitudine. Tra i lamenti scapperà dai viventi. A scontrarsi sarà con l'Unigenito; dentro sarà a portargli la forza per la distruzione. Si vedrà la risurrezione recata rovesciare il serpente che bastonato sarà nel pianto.

Genesi 27,39 - E sarà visto l'angelo stare giù in prigione. Vomitato dentro sarà portato. E sarà dall'Unigenito, dei viventi alla vista, il serpente sarà portato. Uscirà gemente per il fuoco dalla vita, tra i lamenti. Entreranno nell'Unigenito nel corpo; a salire saranno. Dal mondo sarà fuori a strapparli. Dentro così porterà i viventi nel cuore del Potente. Entreranno nei cieli. I viventi innalzerà.

Genesi 27,40 - Ed innalzate le moltitudini rette, tutte vivranno con Lui. Del Crocifisso fratelli saranno per la rettitudine tutti, (in quanto) il Servo avrà recato nell'esistenza la rettitudine. Felici, finita dai corpi l'esistenza impura, spezzata in tutti l'azione del serpente che portava il male operare, su li porterà all'Unico a dimorare.

Genesi 27,41 - E saranno i risorti dal cuore nel seno del Risorto portati all'Unico, tutti per stare alla vista. Dal ventre in alto usciranno; per la benedizione rientreranno nella beatitudine. L'Agnello, con la rettitudine portata, al Padre sarà a condurli e saranno con l'Unigenito a vivere da compagni. I ritornati, nel cuore li porterà il diletto a casa. E dai giorni al Padre potente l'Unigenito dentro sarà a portarli. Dall'Unigenito rigenerati, guariti riverranno; saranno per vederlo versati a casa. Nell'Unico chiusi staranno.

Genesi 27,42 - E saranno nella gloria le moltitudine versate. Dal mondo verranno per l'aiuto che dentro i corpi ci sarà stato per l'azione della risurrezione recata dentro (per cui) l'angelo uscirà. Usciti gloriosi si porteranno nel Crocifisso risorto che potente annunciò si sarebbe riversato nel corpo. Dio fu per agire a versare dentro il Figlio nel mondo che entrò a versare in un utero l'energia. Scelse l'Unigenito la Madre che nel corpo la divinità sarebbe stato a portare ad entrare. Un angelo Le uscì alla vista, l'illuminazione Le recò: l'Unigenito a chiudersi sarà per la rettitudine agli uomini inviare per compassione. Nella sposa che lo partorirà scorse la rettitudine.

Genesi 27,43 - E al tempo uscì un figlio che fu alla luce dal seno; in una casa lo versò. Il Potente fu a portare la speranza dei viventi. Dentro un corpo chiuse il Potente la rettitudine. La divinità nel cuore inviò nel primogenito a vivere. Nel corpo un angelo uscì.

Genesi 27,44 - E fu una luce sulla casa da segno alla vista che in un vivente s'era portato nei giorni a vivere l'Unigenito che rinchiusosi per aiutare era i viventi. L'Eterno Unico con il Principe indicava il ritorno dalla prigione. In un uomo ricominciava a vivere la rettitudine.

Genesi 27,45 - L'eternità in un simile riabita. Dell'Unico il Verbo in un fratello sta con la rettitudine a vivere. Un vivente retto porta alla luce il vigore che venne nella donna dal cattivo bruciato. Fu scelto dal Potente per portarsi e lo mandò. Al segno fu a portarsi per riprenderli finalmente. Sarà con la rettitudine a salvarli, perché da una Donna tutto anche il rinnovamento ci fosse con un retto vivente che fosse a riportare la vita. L'Unigenito vi si chiuse per aiutare.

Genesi 27,46 - E finiranno con l'Unigenito le erbe amare dentro. Riverserà nel mondo la divinità. Sarà giù, ha fissato, alla fine dei segni (tempi) di stare dentro in un vivente. Sarà in un vivente in persona a stare il Figlio e disotto farà venir meno rovesciando in prigione colui che è l'ingannatore. Da una Donna uscì tra i viventi il Figlio, portando sotto la rettitudine con la divinità, che figli porterà tutti a uscire in terra, perché con il Potente saranno a vivere l'esistenza i viventi.

Decrptazione Genesi 33
Genesi 33,1 - Portò forte illuminazione l'Unico nell'esistenza, (quando) videro versare dentro una fonte con la forza del bastone che (Mosè) portò. Furono le menti - teste a desiderare che uscisse l'angelo (ribelle) dal mondo, in azione per il ritorno l'Unico si portasse alla vista dei viventi e l'insidia che agisce nel vivere dall'origine portasse a finire, in un uomo si portasse a stare a chiudersi, giù venendo nell'esistenza, a nascere per stare tra i viventi, dall'alto il rifiuto nel mondo portasse in azione al serpente, nei corpi l'ammalare, recato in azione dal serpente, a bruciare completamente fosse, entrasse della risurrezione il soffio che delle tombe portasse la fine.

Genesi 33,2 - E ci furono illuminati viventi a venire nel mondo da servi portando segni che si porterà l'Unico, indicando che sarebbe nato per stare nel mondo dall'angelo il principe dell'Unico. Da inviato nel mondo si porterà per venire il rifiuto alla perversità a recare. Sarà per il serpente il "basta" ad uscire. Di un fratello nel corpo l'energia sarà della vita a recare. Verrà in un corpo nascosta la potenza e verrà la forza a recare per far perire nei fratelli, nei corpi, l'angelo (ribelle) che sta a vivervi.

Genesi 33,3 - Si porterà Lui tra gli Ebrei dal serpente in persona. Sarà al mondo in un vivente a portarsi. E sarà risorti tutti dalla tomba a riportare. Dalla terra usciranno il settimo (giorno) con il Verbo i popoli per stare a vivere nell'eternità. Cammineranno risorti tutti e dall'Eterno i fratelli sarà a recare.

Genesi 33,4 - E sarà nei corpi a scendere in azione la risurrezione che porterà il serpente a rovesciare dai corpi. L'Unigenito a finire lo porterà e sarà dai ventri rovesciata la perversità che portò a stare con il soffio il serpente. Dall'alto il precetto dell'Unico con il corpo gli porterà. E sarà a bruciarlo, rovesciandolo per la perversità e sarà nel pianto a portarlo.

Genesi 33,5 - Portata sarà la distruzione. A venirgli portata sarà dal corpo dell'Unigenito; ne verrà l'energia che a bruciarlo sarà nei viventi. Portatala, riverranno fanciulli nell'esistenza a rivivere, ma sarà, per la prima ribellione onde fu maledetto, il serpente arso. Fu a dire (Dio) che nel mondo fanciulli sarebbero stati i viventi felici per la grazia che invierà, la divinità a entrare sarà nei viventi, verrà da un Servo retto.

Genesi 33,6 - E l'indicazione in cammino del rinnovamento servi porteranno, che finita nel mondo dell'angelo (ribelle) la perversità saranno a rinascere. Lo saranno per l'entrata energia che porterà a tutti la risurrezione; alla fine (quei servi) annunciano che saranno angeli.

Genesi 33,7 - E tutti, lo scorrere della risurrezione, beneficherà. L'Unigenito a entrare porterà la forza per rinascere. Sarà nel mondo a portarne l'essenza. Completamente l'annunciato si porterà. Porterà in un fratello nel corpo l'energia a scorrere della risurrezione che sarà a riportare la pienezza. La sorte a chi ammala porterà. Sarà il fuoco completo annunciato a portargli.

Genesi 33,8 - Riportatisi che furono i primogeniti agli Amari, vivi essendo, in cammino tutti uscirono dall'accampamento in campo aperto. Questi fuori felici incontrarono. Tutti che s'erano riportati furono a dire: per aver trovato grazia agli occhi del Signore, ci siamo.
(Vedi: "La risurrezione dei primogeniti")

Genesi 33,9 - E furono i primogeniti agli Amari a vedere i simili; era stata tranquilla la moltitudine. I primogeniti che vivi erano, usciti erano dagli Egiziani (dai serpenti dal Faraone) che li affliggevano; liberi camminavano.

Genesi 33,10 - Ma erano stati i primogeniti agli Amari a essere in azione versati dalle case per Dio, inviati per primi per fede nell'Unico alla prova vennero. Fu la grazia, per le preghiere che inviate erano state con rettitudine, a riportare. Accettò il dono completamente. Nei giorni ad aiutarli sarà. Così sarà dall'alto la rettitudine a inviare in un corpo; l'Unigenito sarà finalmente a stare in persona. Fu così l'Agnello a venire. In persona fu Dio nel mondo a stare in un vivente. E fu in un corpo giù un angelo a stare.

Genesi 33,11 - Per versare la grazia dell'Unico venne dentro un corpo la rettitudine completa a stare in una Donna. Nel corpo Le entrò dentro. Venne dal Potente la rettitudine così a esserle con la grazia inviata. Fu la divinità a entrare a stare nella Madre. E la rettitudine che è l'essenza del Potente fu nella sposa a portarsi. Fu il Verbo giù nel corpo dentro a recarsi. E per obbedienza si chiuse.

Genesi 33,12 - A recare fu l'Unico a vivere in un corpo l'energia in pienezza per agire (onde) la perversità finire. La rettitudine di Lui il serpente spengerà, lo splendore lo fiaccherà.

Genesi 33,13 - E fu l'Unigenito tra i viventi alla vista del serpente a portarsi, che dall'Unico giudicato è stato. Fu per aiutare in azione la rettitudine nell'esistenza ad entrare. Da fanciullo fu nella Madre nel corpo così a stare, onde da vivente portarsi nel mondo. Fu da primogenito ad abitare in una casa per rovesciare il cattivo serpente, ma in croce l'innalzerà. Sarà a portare per aiutare il Verbo il risorgere. Un giorno dall'Uno porterà gli uomini e tutti entreranno su a incontrarlo.

Genesi 33,14 - Fu tra gli Ebrei inviato dall'Unico. Del Signore fu la potenza in una persona a stare. A servire si portò e l'Unigenito dagli angeli fu a venire per guidare il mondo all'Unico. La potenza dell'amore che c'è nel Potente con il corpo fu a rivelare. Un angelo uscì da una donna col corpo. Il Potente in persona fu a recare la potenza nel corpo. La rivelò in un fanciullo ove entrò a stare a vivere l'Eterno. Da una donna il corpo, dal Padre Unico la divinità. Il Signore di Gesù fu nel corpo a entrare.

Genesi 33,15 - A portare fu all'origine ai viventi con il male la distruzione. Giù li afflisse nel mondo l'angelo (ribelle) che iniziò ad agire da piaga per i viventi. Lamenti dai popoli iniziarono: che a liberarli venisse nell'esistenza a portarsi colui che fu ad originarli! (Onde) l'amarezza dai viventi uscisse da Questi uscì la forza delle origini con la grazia dentro in azione. Dagli oppressi fu il Signore a stare!

Genesi 33,16 - Portò l'essenza in una casa - famiglia; dentro fu portato dalla Madre nel mondo. Per Lui si vide una luce portarsi alla nascita. Nel corpo la rettitudine in Gesù si lanci.

Genesi 33,17 - E fu visto riversarsi sulla casa di angeli un cerchio che la visione della capanna indicavano a chi da fuori si portava. Erano dal Figlio ad accompagnarli. Onde l'abitazione fossero a indicare li portò il Potente. Con il bestiame si portavano a vedere la luce uscita sulla capanna indicata. Vedevano coloro che camminavano il puro corpo da una donna Madre uscito in vita, sperato dai viventi, nella capanna su cui si portava il segno.

Genesi 33,18 - E fu della famiglia - casa il primogenito stare alla vista, versato dentro sano. Vedevano che era povero come la Madre. Dell'Unico il principe dentro la terra di Canaan abitò. Dentro l'Unigenito si portò a vivere per riscattare dall'aborrito verme. E fu di nascosto dell'angelo (ribelle) a venire in una persona che stava fuori d'una città.
Genesi 33,19 - E fu sugli steli (di grano, quindi sulla paglia) a venire di nascosto dal serpente. Rovescerà alla fine del mondo il demonio che entrò d'una donna nel corpo l'energia (onde) dai cuori usci il Nome. L'Unico al mondo l'energia ha recato in un vivente. La forza insinuata, per l'angelo (ribelle) sarà da veleno portato in un corpo dal Padre. Sarà a bruciarlo la rettitudine che in un vivente abita. Dai viventi per l'Unigenito uscirà; rovescerà bruciato chi è nei cuori entrato.

Genesi 33,20 - E fu giù ad abitare il Nome tra i viventi. In sacrificio si portò. Il diletto Unigenito al serpente recò la maledizione. Dio al mondo fu in Israele.

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