BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2009  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheRicerche di verità - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
L'EPOPEA DELL'ARCA DEL PATTO
TESTI NASCOSTI

di Alessandro Conti Puorger
 

    parti precedenti:

UN TESTO APERTO A MOLTI NASCONDIGLI »
ARCA DEL PATTO »
CENNI DEL PENSIERO ESOTERICO E DELLA QABBALAH SULL'ARCA »

VICENDE DELL'ARCA FINO ALL'INSEDIAMENTO DEL PRIMO TEMPIO
L'Arca, riferisce il Pentateuco, accompagnò gli Israeliti nel percorso nel deserto.
Il libro dei Numeri ricorda che questa precedeva il popolo nel cammino.
Mosè aveva cercato di assicurarsi delle guide che avessero la funzione di occhi per la carovana: "Mosè disse a Obab, figlio di Reuel, Madianita, suocero di Mosè: Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il Signore ha detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso di fare il bene a Israele. Gli rispose: Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti. Mosè disse: Non ci lasciare poiché tu conosci i luoghi dove ci accamperemo nel deserto e sarai per noi come gli occhi. Se vieni con noi, qualunque bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te". (Numeri 10,29-32)
Di fatto la loro guida fu la nube del Signore che li precedeva.
L'Arca era trasportata con doppia copertura, come si legge nel libro dei Numeri: "Quando il campo si dovrà muovere, Aronne e i suoi figli verranno a smontare il velo della cortina e copriranno con esso l'arca della testimonianza; poi porranno sull'arca una coperta di pelli di tasso , vi stenderanno sopra un drappo tutto di porpora viola e metteranno a posto le stanghe." (Numeri 4,5s)
Doppia copertura, quindi, la prima, di fatto, era il segno del limitare del Santo dei Santi costituito dalla cortina e l'altra una tenda di protezione dal sole e dalle piogge (alcuni traducono con delfino anziché tasso le lettere ).
Il libro dei Numeri ricorda che l'Arca precedeva il popolo nel cammino: "Così partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l'Arca dell'alleanza del Signore li precedeva durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano partiti. Quando l'Arca partiva, Mosè diceva: Sorgi, Signore, e siano dispersi i tuoi nemici e fuggano da te coloro che ti odiano. Quando si posava, diceva: Torna, Signore, alle miriadi di migliaia di Israele". (Numeri 10,33-36)
Il libro di Giosuè riferisce che l'arca, sempre alla testa della carovana, fu di grande aiuto nella conquista della terra promessa e riporta gli episodi:

  • Del passaggio del Giordano, narrato al capitolo 3 del libro di Giosuè, ove sono esemplificativi i versetti Giosuè 3,2-6:
    "Trascorsi tre giorni, gli scribi passarono in mezzo all'accampamento e diedero al popolo questo ordine: Quando vedrete l'arca dell'alleanza del Signore Dio vostro e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; ma tra voi ed essa vi sarà la distanza di circa duemila cubiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d'oggi non siete passati per questa strada. Poi Giosuè disse al popolo: Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi. Giosuè disse ai sacerdoti: Portate l'arca dell'alleanza e passate davanti al popolo. Essi portarono l'arca dell'alleanza e camminarono davanti al popolo."
  • Della conquista della città di Gerico, narrata al capitolo 6 del libro di Giosuè, con la caduta prodigiosa delle sue mura grazie solo al passaggio dell'arca del Signore che per sette giorni, seguita dal popolo, fece il periplo della città e nel settimo addirittura per sette volte preceduta nella settima volta dal suono di sette trombe di corno d'ariete. Questa simbologia è poi ripresa dal capitolo 16 dell'Apocalisse dalla visione dei sette angeli e dei sette sigilli che precedono il castigo di Babilonia. La città di Ai perciò fa ricordare Babilonia, infatti, prima Ai fu causa di una disfatta per gli Israeliti come lo fu Babilonia col loro esilio.
  • Dopo la distruzione della città di Ai, si legge nel capitolo 8 di Giosuè:
    "In quella occasione Giosuè costruì un altare al Signore, Dio di Israele, sul monte Ebal, secondo quanto aveva ordinato Mosè, servo del Signore, agli Israeliti, come è scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intatte, non toccate dal ferro; vi si sacrificarono sopra olocausti e si offrirono sacrifici di comunione. In quel luogo scrisse sulle pietre una copia della legge di Mosè, che questi aveva scritto per gli Israeliti. Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi scribi, tutti i suoi giudici, forestieri e cittadini stavano in piedi da una parte e dall'altra dell'Arca, di fronte ai sacerdoti leviti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, una metà verso il monte Garizim e l'altra metà verso il monte Ebal, come aveva prima prescritto Mosè, servo del Signore, (Deuteronomio 11,29) per benedire il popolo di Israele. Giosuè lesse tutte le parole della legge, la benedizione e la maledizione, secondo quanto è scritto nel libro della legge. Non ci fu parola, di quante Mosè aveva comandate, che Giosuè non leggesse davanti a tutta l'assemblea di Israele, comprese le donne, i fanciulli e i forestieri che soggiornavano in mezzo a loro." (Giosuè 8,30-35)
Il libro dei Giudici, che riguarda fatti., dalla morte di Giosuè alla riscossa dei filistei prima del regno di Saul (tra il 1150 e il 1050 a.C.), informa che dopo la conquista della terra promessa la sede dell'Arca era a Betel: "Allora tutti gli Israeliti e tutto il popolo andarono a Betel, piansero e rimasero davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. Gli Israeliti consultarono il Signore - l'arca dell'alleanza di Dio in quel tempo era là. E Pincas, figlio di Eleazaro, figlio di Aronne, prestava servizio davanti a essa in quel tempo ..." (Giudici 20,26s)
Pressoché al termine del libro dei Giudici però comincia ad apparire Silo come luogo ove si celebrava una festa annuale al Signore (Giudici 21,19) e Silo era a nord di Betel, a oriente della strada che va da Betel a Sichem.
Nel 1° libro di Samuele l'Arca è a Silo e il Sommo Sacerdote è Elì.
La casa del Signore fu ber breve tempo non in una tenda, ma un in santuario in muratura, come si deduce da:
  • 1 Samuele 1,9 "Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore."
  • 1 Samuele 3,2-3 "In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio."
  • 1 Samuele 3,15 "Samuele si coricò fino al mattino, poi aprì i battenti della casa del Signore. Samuele però non osava manifestare la visione a Eli."
Il testo riferisce che il Signore parlò a Samuele giovinetto al servizio del Sommo Sacerdote Elì e gli riferì dello sdegno per il comportamento iniquo dei sacerdoti figli di Elì e della sua intenzione di punirli.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere gli Israeliti e si accamparono a nord del proprio territorio, in Afek.
Israele ebbe la peggio, cercarono la rivincita e nel successivo scontro portarono l'Arca del Signore (1 Samuele 4,4) accompagnata dai due figli di Elì, Cofni e Pincas, ma la disfatta fu totale, venne presa l'Arca e morirono i figli di Elì (1 Samuele 4,11).
All'annuncio della disfatta e della cattura dell'Arca, Eli cadde a terra, batté la testa e morì.
A questo punto nel 1 libro di Samuele vi è un inserto di 4 capitoli dal IV al VII dedicato a narrare le gesta dell'Arca.

In sintesi l'Arca del Signore catturata, presso i Filistei compì prodigi.
Come si legge nel capitolo 5 di 1 Samuele i Filistei posero l'Arca di Dio nel tempio del loro dio Dagon in Asdod, ma si trovò il simulacro di quel dio prima con la faccia a terra davanti all'Arca e poi il giorno dopo con la faccia a terra e le mani staccate sulla soglia.
Devastò gli abitanti di Asdod con la peste.
La portarono a Gat, ma anche là gli abitanti furono colpiti da bubboni.
La mandarono allora ad Ekron, ove i cittadini protestarono perché anche lì la gente moriva colpita da bubboni.
Conclusero: "Mandate via l'arca del Dio di Israele!" (1 Samuele 5,11)

Nel capitolo 6 di 1 Samuele si legge che l'Arca del Signore rimase sette mesi nel territorio dei Filistei che la rinviarono verso il territorio degli Israeliti su un carro con doni, bubboni e topi d'oro, per placare il Dio d'Israele.
Il carro pur senza uomo che lo guidasse si incamminò sulla via per Bet-Sèmes (Casa del Sole) i cui abitanti fecero festa, ma anche lì morirono 70 persone, così che furono inviati messaggeri alla città Kiriat-Iearìm (Città dei legni o delle foreste) in territorio neutrale Gabaonita informando che i Filistei avevano riconsegnato l'Arca e che se la portassero là.

Il capitolo 7 di 1 Samuele, dopo che gli abitanti di Kiriat-Iearìm scesero a prendere l'arca del Signore e la introdussero nella casa di Abinadàb, mette in evidenza l'opera di Samuele quale nuovo Mosè, perché con la propria intercessione e col proprio operare, portò a far rinunciare alla adorazione di Baal e Astante, fece ridiscendere la grazia di Dio sul popolo d'Israele sicché nuovamente i Filistei furono sconfitti: "Così i Filistei furono umiliati e non invasero più il territorio d'Israele: la mano del Signore fu contro i Filistei per tutto il periodo di Samuele." (1 Samuele 7,13)
Samuele fu il giudice d'Israele che unse re Saul e poi Davide.

A questo punto dell'Arca si ha notizia nel 2° libro di Samuele al capitolo 6, interamente dedicato al trasporto dell'Arca a Gerusalemme da dove era stata lasciata nella casa di Abinadab sul colle da Baalà di Giuda nei campi di Iaar.
Siamo a circa 40 anni dopo i precedenti fatti noti sull'Arca.
Davide era stato consacrato in Ebron re da tutte le tribù (2 Samuele 5).
C'erano state grandi vittorie sui Filistei e Gebusei e Davide, conquistata Gerusalemme sentì forte il desiderio di interessarsi dell'Arca del Signore e si recò con la sua scorta dove stava l'Arca a casa di Abinadab, fece porre l'Arca su un carro nuovo guidato dai figli di Abinadab, Uzzà e Achio, s'avviò verso Gerusalemme con tutti che facevano festa.
È da notare che mentre fino ai tempi di Giosuè l'Arca era portata a spalla dai Leviti, in questa occasione è su un carro: inizia così la simbologia dell'Arca con le ruote che provocherà poi le visioni del carro di Ezechiele, la "merkabah".
In un tratto del percorso che sembrava insicuro Uzzà s'appoggiò all'Arca per sostenerla, ma morì sul colpo.
Davide impaurito si domandò "Come potrà venire da me l'Arca del Signore?" (2 Samuele 6,9) e la fece mandare a Gat, nella casa di Obed-Edom.
L'Arca rimase là per tre mesi finché un messagero informò a Davide: "Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell'Arca di Dio." (2 Samuele 6,12)
Fu così che Davide si decise e con grande gioia fece trasportare l'Arca a Gerusalemme ove entrò trionfalmente e lui stesso danzava con solo con un perizoma di lino davanti all'Arca che fu posta in una tenda che aveva alzato per lei (2 Samuele 6,17).

È interessante ricordare una annotazione del 2° libro delle Cronache, dopo la morte di Davide, da cui si evince la conservazione fisica della tenda del convegno originaria e degli arredi costruiti circa 300 anni prima al tempo di Mosè:

"Poi Salomone e tutto Israele con lui si recarono all'altura di Gàbaon, perché là si trovava la tenda del convegno di Dio, eretta da Mosè, servo di Dio, nel deserto. Ma l'Arca di Dio Davide l'aveva trasportata da Kiriat-Iearìm nel luogo che aveva preparato per essa, perché egli aveva innalzato per essa una tenda in Gerusalemme. L'altare di bronzo, opera di Bezalèel figlio di Uri, figlio di Cur, era là davanti alla Dimora del Signore. Salomone e l'assemblea vi andarono per consultare il Signore." (2 Cronache 1,3-5)

Al capitolo VII di 2 Samuele è riportata la profezia di Natan.
Davide voleva costruire un Tempio per Signore per porvi l'Arca, Tempio che poi edificherà il figlio Salomone, ma Dio, tramite il profeta Natan, promise di costruire Lui una casa a Davide: "...io assicurerò dopo di te la discendenza uscita dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio..." (2 Samuele 7,12-14) profezia che il Cristianesimo riferisce a Gesù, il Cristo.
Paralleli a questi racconti del trasporto dell'Arca dalla casa di Abinadab a Gerusalemme e della profezia di Natan si trovano anche nel libro 1 Cronache 13, 15, 16 e 17.

La profezia di Natan in 2 Samuele 7, che è evidentemente da collegare in senso stretto col trasporto dell'Arca a Gerusalemme che si trova nel capitolo immediatamente precedente 2 Samuele 6, è stata interpretata quale primo annuncio esplicito d'incarnazione, un avviso, in sintesi, che Dio intendeva completare il disegno, non abitare in abitazioni o manufatti costruiti da mani d'uomo, ma che Lui stesso si sceglierà una casa: una famiglia in un discendente di Davide.
I Vangeli paiono echeggiare questo pensiero: "Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo". (Maccabei 14,58)
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2009 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e sh́n

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy