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PATTO DEL SALE
Nello stesso libro 2Re, al capitolo 2, tre capitoli prima dell'episodio di Naaman, c'è un miracolo di Eliseo che aiuta a comprendere varie questioni.
Col sale Eliseo risana le acque d'una sorgente a Gerico.
Gerico è situata in sponda destra del Giordano di fronte al monte Nebo da cui Mosè vide la terra promessa.
La città, antichissima, non lontana dallo sbocco nel Mar Morto, si sviluppa in pianura sotto le alture che portano alla Giudea in cui la tradizione pone il monte delle tentazioni di Gesù, area, quindi, ove il demonio per la Bibbia ha avuto grande influenza stante il noto racconto della distruzione delle città di Sodoma e di Gomorra che erano nei pressi, nel catino del Mar Morto.

"Gli abitanti della città dissero a Eliseo: Ecco è bello soggiornare in questa città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e la terra è sterile. Ed egli disse: Prendetemi una pentola nuova e mettetevi del sale. Gliela portarono. Eliseo si recò alla sorgente dell'acqua e vi versò il sale, pronunziando queste parole. Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità. Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo." (2Re 2,19-22)

Le parole in grassetto sono ripetute nella benedizione delle acque lustrali, battesimali e per gli esorcismi. La formula della benedizione del sale nel rito del battesimo, trae origine proprio da tale miracolo, perché essendo le acque ed il sale veicoli di risanamento e di purificazione sono sacramentali rappresentativi di realtà spirituali atti nella fede a significare l'intervento superiore che Dio può assicurare.
Il sale che preserva dalla corruzione è segno della Sua sapienza e di vita incorruttibile.

Nell'articolo "Elia rapito in cielo - Un Giubileo" in "Ricerche di verità" tra l'altro ho decriptato l'intero capitolo 2Re 2 ove c'è quel brano, versetti 19-22, della pentola di sale.
Li ripropongo perché la decriptazione, fatta quando ero lontano dal pensare al tema di questo articolo, evidenzia come nascosto con l'episodio del sale c'è una questione salvifica fondamentale, la Donna che troveremo vestita di sole nell'Apocalisse al capitolo 12.

2Re 2,19 - Un'asta fu all'Unigenito da un vivente nel corpo portata. L'Unico inviò il dono fuori della città. La divinità di Dio da Gesù uscì. Inviò fuori l'energia dell'Unico. Acqua portò alla luce. Da dentro fuoriuscì in azione, la lanciò dal cuore, recò da dentro la rettitudine. Una donna dal corpo del primogenito in aiuto ad inviare fu, alla vista uscì. La portò fuori con l'acqua. Per cambiare ad agire sarà tra i viventi. La portò ad uscire in terra per salvare tutti il Crocifisso.

2Re 2,20 - A portare fu per il primogenito tra i viventi un corpo riversando l'annuncio che il Potente era sceso. Il Potente viveva nel Crocifisso. Dalla tomba per l'aiuto della risurrezione uscì. A portarsi luminoso fu dalla madre. La portò il Risorto ai viventi con la parola per annunciarlo. Obbediente, annunciò che Dio s'era portato.

2Re 2,21 - A recare fu giù l'Unico la divinità ai viventi che porterà la sozzura ad uscire dai viventi. Sarà ai viventi portata la forza del Risorto nel cammino. L'illumina la Madre con la parola che annuncia. È a dire che spenge l'origine dell'essere ribelle, che è la perversità a guarire. A finire è il serpente nei viventi. Sarà dalla vita ad uscire il maledetto per il rifiuto che ci sarà. L'esistenza salverà dei viventi. Il peccare nei simili porterà a finire portando ai viventi la risurrezione a tutti alla fine.

2Re 2,22 - A portare è un corpo/popolo per i Verbo. Porta dal mondo i viventi a starle in seno. Per aiutare gli entrati è a portarli nell'acqua. Entrati questi ne riescono retti. L'aiuta a ricrearli con la potenza di Gesù che inizia ad illuminarne la mente con la parola.

Certo è che quando tutto pare stagnante occorre un intervento col sale della sapienza per dare sapore alla vita, perché senza sale tutto è insipido, ma per dare sapore è da agire "cum grano salis" (formula dalla "Naturalis Historia" - 23, 77, 3 - di Plinio il Vecchio: "addito salis grano") e avendo "sale in zucca".
Questa frase appositamente costruita contiene intrinseci vari germi sulla simbologia del sale che senza dilungarmi voglio riportare alla mente.
Nel tradizionale del battesimo il sacerdote mette sulla lingua del battezzando un granellino di sale perché il "sal sapientiae" lo accompagni nella "navigatio vitae".
La sapienza cristiana, capacità di distinguere e giudicare per evitare il male, viene dallo Spirito Santo e si rafforza nel cammino di fede, infatti: "...temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza". (Giobbe 28,28)

Il sale ha sempre rivestito grande importanza.
Era usato come moneta e per compenso ai soldati, "salarius".
Dice il libro di Giobbe (6,6) "Si mangia forse un cibo insipido, senza sale? O che gusto c'è nell'acqua di malva?"
Assaggiati i cibi col sale è difficile poi accettare cibo insipido.
Venivano attribuiti al sale anche poteri medicinali.
Esperienza antica era, infatti, che il comune sale marino ha poteri antibatterici e disidratanti atti a conservare carne e pesce.
Il fatto che conserva i corpi esprime un'ombra d'idea d'eternità.

Il sole, divinizzato nel mito d'Osiride, sopraffatto dalle tenebre, tramonta nel salato oceano, idea di morte, ma al mattino conservatosi risorge vigoroso e trionfante, suggerì agli egizi la fede nella sopravvivenza dell'anima alla morte.
Ritenevano però necessario che il corpo non si corrompesse o si disperdesse e prese consistenza l'idea della mummificazione.
Il° corpo del defunto, estratti gli organi interni, era sistemato sotto sale naturale e dopo 70 giorni il corpo era un involucro non suscettibile di decomposizione.
Questo sale che assorbiva liquidi e uccideva i batteri della decomposizione era il "natron" (cloruro e bicarbonato di sodio - 83% e 17%) estratto da una salina ottenuta da un lago prosciugato nel Delta occidentale del Nilo (Wadi el-Natrun).
L'idea che il sale rende perenne e duraturo ciò che tende a corrompersi ebbe a divenire anche segno per dichiarare la comune volontà di perenne amicizia e di stabilità di un patto e di una alleanza.

Nell'ebraismo il sale per la sua incorruttibilità ricorda il patto eterno tra Dio ed Israele ed era largamente usato nei sacrifici degli animali nel Tempio.
Il Patto che Dio ha sancito col suo popolo si è appoggiato su segni graduali:

  • l'arcobaleno, Genesi 9,12;
  • la circoncisione, Genesi 17,9;
  • il sangue, Esodo 24;
  • il sabato, Esodo 31,13;
  • il sale, Levitico 2,12.
Nel libro del Levitico risuona il comando del Dignore: "Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell'alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta offrirai del sale." (Levitico 2,13)





La mia decriptazione, che come al solito rispetta le regole e ha per soggetto il Messia, fornisce il seguente testo che riporto con la giustificazione dei segni e poi tutto di seguito.

"Porterà la sposa () a versare dal corpo il Figlio . In sacrificio () sulla croce la rettitudine da dentro con l'acqua guizzerà . Dalla tomba il Crocifisso rivivrà . Il vigore si riporterà . Potente riverrà () risorto a casa . Sarà il Crocifisso il sale dell'alleanza di Dio per il mondo . Sarà con la rettitudine i viventi una vergine/fanciulla () a guidare (). Dall'oppressione li innalzerà () tutti in offerta . Tra i retti nella Città () (in cielo) abiteranno i viventi al Potente stretti ."

"Porterà la sposa a versare dal corpo il Figlio. In sacrificio sulla croce la rettitudine da dentro con l'acqua guizzerà. Dalla tomba il Crocifisso rivivrà. Il vigore si riporterà. Potente riverrà risorto a casa. Sarà il Crocifisso il sale dell'alleanza di Dio per il mondo. Sarà con la rettitudine i viventi una vergine/fanciulla a guidare. Dall'oppressione li innalzerà tutti in offerta. Tra i retti nella Città (in cielo) abiteranno i viventi al Potente stretti."

Il sale è un fatto avvenuto all'origine "nei/tra i viventi il serpente si nascose/chiuse " e il patto di sale di Dio con l'uomo è promessa che "in un vivente il Potente si chiuderà ", ma sarà in croce innalzato per gli uomini.

Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme ogni casa ebrea fu santuario e la mensa un altare ove era raccomandato di mangiare sale ad ogni pasto.
Nelle regole alimentari ebraiche il sale è usato per togliere il sangue dalla carne prima di poterla mangiare.
Il sale e il pane sono le prime cose e si pensava che il sale proteggesse dalle influenze sataniche.che si portano in una casa nuova, sono usate per dare il benvenuto agli ospiti.
Da qui si passò alla superstizione.
Era usato per scacciare il malocchio e si metteva nelle tasche dei bambini o in un sacchetto appeso al collo per proteggerli.
Per prenderne a tavola ad esempio si doveva usare solo il medio e l'anulare. Si diceva che se si usava il pollice morivano i figli, il mignolo si diventava poveri e coll'indice si diventava assassini. Forse siccome il prenderlo col medio e l'anulare è difficile se ne prendeva poco e con le dita che si usavano di meno per mangiare, onde non inquinare in tavola il sale comune.

C'è un midrash che collega il "patto del sale" ad un patto tra Dio e le acque nel secondo giorno della creazione quando vi fu separazione tra le acque di sopra e quelle disotto, cioè tra mondo Celeste e mondo Terrestre.
Rabbenu Bechaye osservò che è l'unico giorno del quale non è detto che il Signore vide "che era cosa buona".
Il Midrash sostiene che quando Dio le separò le acque inferiori piangevano lacrime amare per la lontananza dal Trono Divino, e Dio fece con loro un patto, su ogni offerta d'Israele vi sarà del sale, proveniente dalle acque inferiori e le offerte di Israele ricongiungono le acque inferiori alle superiori, infatti oggi, pur senza Tempio, l'ebreo intinge il pane nel sale.
Il radicale del verbo ebraico di salare è da cui il sale è "moelah", infine, un modo per dire marinaio è "mellah" (Giona 1,5 Ezechiele 27,9.27.29).
La prima volta che si trova la parola sale è in Genesi nel racconto della distruzione di Sodoma e Gomorra quando la moglie di Lot divenne una statua di sale (Genesi 19,26).

"...quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale." (Genesi 19,24-26)

Siamo "nella valle di Siddim, cioè il Mar Morto " (Genesi 14,3) e il nome Siddim ricorda con le sue lettere il demonio e il mare .
"Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume" osserva il libro della Genesi 14,10, quindi posto incendiabile.
Fu l'occasione in cui la valle diventò la conca del Mar Morto, il mare del demonio che brucerà nelle acque bollenti tra zolfo e nel fuoco "lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte" (Apocalisse 21,8).
Quello è quindi un luogo di confine tra morte e vita, tra luce e tenebre, tra deserto e giardino, tra Giordano e Mar Morto e mi piace immaginare che giardino e Giordano abbiano la stessa radice.
Era un luogo lussureggiante di vegetazione, simile al paradiso terrestre, "Il giardino dell'Eden" tanto che il nipote d'Abramo "...Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra - era come il giardino del Signore, come il paese d'Egitto, fino ai pressi di Zoar." (Genesi 13,10)

È il posto ideale ove collocare l'episodio del libro dell'Apocalisse (12,13-14): "Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente."

I draghi nella iconografia sputano fuoco, come se avessero in pancia una fabbrica di zolfo, perciò, il posto ideale per loro è, appunto, la voragine del Mar Morto, che forse non tutti sanno che oltre che avere il pelo libero del livello dell'acqua a circa meno 400 metri s.l.m. ha una profondità anche di quasi altri 400 metri.
Immagini satellitari mostrano insediamenti sprofondati nelle acque forse 5.000 anni fa per movimenti tettonici con fenomeni ignei. (Vedi: "Sodoma e Gomorra ritrovate nel Mar Morto" di M.Sanders/D.Laing)
È evidente che l'interpretazione fu che Dio aveva mandato fuoco e zolfo al drago, nemico del bene, e che questi con l'acqua tentava di spengere il bruciore, ma Dio sala le acque per la purificazione.
Sta il fatto che sulla sponda ovest del Mar Morto c'era il monastero esseno di Qumran, nelle famose grotte furono trovati papiri anche con brani dei Vangeli vi erano vasche battesimali o lustrali con sette gradini e forse furono pure rifugio di qualche monaco cristiano che idealmente combatteva il drago.
Si può immaginare lì lo scenario di un combattimento.
Le lettere ebraiche di acqua e di salato unite portano all'idea di una battaglia aperta sulla sponda di quel mare in quanto "milhamah" è appunto guerra e "yam" è mare.
Perciò il sale che nelle acque entra porta come parola ebraica a guerra
Con sale e pane (=) pane, cioè ristabilendo amicizia, si può evitare la guerra visto che con queste due, pane e sale, se ne frantuma la parola.

Davanti al velo che nascondeva l'arca dellaTestimonianza nel Santo dei Santi c'era l'altare dei profumi su cui Aronne ogni mattina ed ogni sera operava come:

"Il Signore disse a Mosè: Procùrati balsami: storàce, ònice, galbano come balsami e incenso puro: il tutto in parti uguali. Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa. Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza, nella tenda del convegno, dove io ti darò convegno. Cosa santissima sarà da voi ritenuta. Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. Chi ne farà di simile per sentirne il profumo sarà eliminato dal suo popolo." (Esodo 30,34-38)

Interessante l'accostamento salata, pura e santa.
Il salato purifica, combatte il male, rende puro.
Così doveva essere salato puro e santo il Figlio di Dio!

Esperienza particolare è fare il bagno nel Mar Morto.
Il fondale ove si tocca sotto i piedi è viscido, oleoso per l'elevata concentrazione di sali (325-350g/l, 10 volte superiore agli oceani) che precipitano sul fondo.
Contiene ioni cloruro, sodio, potassio, calcio, bicarbonato ed anche bromuro.
Vi sono pure polle profonde sgorganti acque minerali a temperature fino a 45°C. con residui di litio, di stronzio e di radon, dimostrazione di attività tettoniche.
Esperienza di chi vi fa il bagno è che oltre a sentire un intenso galleggiamento superiore a quello in altri mari ed il verificare la difficoltà di andare sott'acqua, accade che l'epidermide, evaporata l'acqua, resta biancastra per minuti granelli di sale che attaccano i peli alla pelle che pare tirare nei movimenti.
Sono noti i poteri terapeutici per malattie della pelle dei sali del Mar Morto.
La composizione e concentrazione instaura un'osmosi che richiama minerali per equilibrare la minore concentrazione di soluzione dei sali del corpo umano e fa rilasciare liquidi carichi di tossine ottenendo un'azione di mineralizzazione cutanea con effetto drenante e purificante che cura acne, cellulite, pelle secca, psoriasi, dermatiti e rilassa fa s'attenuare dolori muscolari ed articolari.
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