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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
NELLA GLORIA, SANSONE - PICCOLO SOLE
ANNUNCIA IL MESSIA

di Alessandro Conti Puorger
 

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INTRODUZIONE SUL LIBRO DEI GIUDICI »

SANSONE IL "PICCOLO SOLE"
Le vicende del giudice Sansone sono narrate nei 4 capitoli del libro dei Giudici 13, 14, 15 e 16, rispettivamente di 25, 20, 20 e 31 versetti per complessivi 96:

  • nascita di Sansone il capitolo 13;
  • matrimonio il 14;
  • contro i filistei il 15;
  • tradimento di Dalila e morte di Sansone il 16.
Il racconto inizia in questo modo: "Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant'anni. C'era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli." (Genesi 13,1-2)

I Daniti era la tribù d'Israele che prese il nome da Dan, il quinto figlio di Giacobbe. Lo ebbe da Bila, serva di Rachele madre di Giuseppe e Beniamino. Guardia scelta di Ramses II a Qadesh erano gli Shardana, Sher-Dan, Principi di Dan, tra questi si pensa fossero associati i Daniti amanti dell'arte della guerra. Attorno al 1225 a.C. epoca dell'Esodo, un gruppo di Sardana dalla Sardegna e gli Ekves, cioè Achei, attaccarono le città della costa, il Faraone Merenptah li fermò e su una stele si trova il nome Israele, tornarono poi nel 1190 e tra loro c'erano anche i Peleset o Filistei, furono sconfitti dal Faraone Ramses III che registrò il fatto sulle mura del tempio di Medinet Habu. Il Serpente alato era il simbolo dei SHER-DAN. Mosè fece issare su un'antenna un "serpente di bronzo" forse l'insegna dell'accampamento dei DAN. Le tribù di Israele conservarono il Serpente di Bronzo nel santuario di Dan, facendone oggetto di Culto, finché il re di Juda Ezechia lo fece distruggere.

Fatto veramente strano è che Sansone "era stato giudice d'Israele per venti anni" (Giudici 16,31b), ma nulla il testo dice dei suoi atti di governo.
Molto probabilmente essendo della tribù di Dan, Sansone sarà stato un giudice - capitano locale Molto probabilmente essendo della tribù di Dan, Sansone sarà stato un giudice - e a quei tempi il popolo raccogliticcio e i vari aggregati ancora non rispettava integralmente la Torah o lo faceva con vari distinguo.
Il nome di questo personaggio Sansone in ebraico traslitterato è "Shimshon", un diminutivo di "sole" "shoemoesh" , quindi piccolo sole.
Le stesse lettere sono del radicale di un verbo che significa servire.
"Soemoesh" è così anche il nome della candela di servizio, il servente, per accendere la lampada quotidiana negli 8 giorni della festa di Kannukah.
Ciò apre uno scorcio sull'attesa dell'ultimo giorno, l'8°, la domenica eterna.
Questo nome Sansone nei testi biblici ebraici è ricordato 42 volte, soltanto nel racconto del libro dei Giudici.
Una sola volta è ricordato nel Nuovo Testamento e precisamente nella lettera agli Ebrei: "E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti..." (Ebrei 11,32)
Come riferirò più avanti, però, è mia opinione che vi è anche un evidente richiamo a Sansone nell'ultimo dei libri del canone cristiano.

Seguendo i racconti della Torah, Israele uscì per intervento divino dall'Egitto:
  • "Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero..." (Esodo 12,37)
  • "Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele." (Deuteronomio 26,5-9)
Secondo il libro di Giosuè Israele riuscì ad insediarsi nella terra promessa, ma con i racconti del librodei Giudici, si trova ancora a combattere popoli nemici, tra cui i Filistei.
Questi facevano parte dei popoli del mare e provenivano da "Kaftor", identificata con l'isola di Creta, insediatisi sulle pianure costiere della terra di Canaan.
Il libro della Genesi li considera provenienti da Cam, figlio di Noè: "I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan... Egitto generò quelli di... Caftor, da dove uscirono i Filistei" (Genesi 10,6-14)
La stessa Genesi li considera là gia insediati ai tempi di Abramo, come si evince dai racconti al Capitolo 21 e 26.
Il libro dell'Esodo poi ci informa: "Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in Egitto." (Esodo 13,17)
I Filistei come appaiono dai racconti sono bugiardi, falsi, lussuriosi e idolatri. Sansone, nazireo cioè consacrato al Signore, cerca di combatterli e di sterminarli, ma vince solo alcune battaglie e muore da eroe.
Il nazireato era una forma di consacrazione che trova il suo fondamento nel 6° capitolo del libro dei Numeri che pare istituirlo, ma forse ne rinnova la forma.
Probabilmente deriva da un'idea egizia.
Ritengo che i nazirei fossero i componenti di un corpo di principi, consacrati, per salvare la vita del faraone, forse un corpo di guardia speciale votato alla morte in caso di pericolo del re.
In effetti, il termine "nazir" , si trova già per Giuseppe nel libro della Genesi.
Quando Giacobbe benedice i figli a Giuseppe dice: "Le benedizioni di tuo padre sono superiori alle benedizioni dei monti antichi, alle attrattive dei colli eterni. Vengano sul capo di Giuseppe e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!" (Genesi 49,26)
Giuseppe è principe in quanto dall'età di 30 anni vice Faraone, è stato come un Faraone: "Tu stesso sarai il miomaggiordomo (il più grande della casa del Faraone) e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te". (Genesi 41,40)
Rimando all'articolo "Chi ha scritto l'Esodo conosceva i geroglifici", ove, nel parlare di Mosè e della sua adozione - riconoscimento come figlio di Faraone, entrano in gioco alcuni geroglifici relativi alla biletterale iniziale NZ=NS che indica "appartenente al giunco" cioè alla famiglia del Faraone.
Giuseppe fu associato alla famiglia del Faraone e in particolare fu considerato un principe di sangue, visse alla corte per circa 80 anni, e fu onorato dopo la morte con imbalsamazione egizia che veniva attribuita agli appartenentri alla famiglia reale "Poi Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto." (Genesi 50,26)
Del pari, Giacobbe era stato imbalsamato ed accompagnato da Giuseppe alla grotta di Macpela a Mamre con un corteo di carri del Faraone (Genesi 50,1-14).

Presento nei prossimi paragrafi il racconto della vita di Sansone, capitolo per capitolo, secondo la traduzione C.E.I. con alcuni commenti con cui tra l'altro sottolineo alcune tracce che mi hanno indotto a pensare che possa esserci un racconto nascosto ovviamente relativo al Messia.
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