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RICERCHE DI VERITÀ...

 
LO SPOSO DELLA COPPIA NEL MATRIMONIO,
ROVETO ARDENTE

di Alessandro Conti Puorger
 

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UN PROGETTO CHE NON PIACQUE A TUTTI »
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LA CADUTA
Il primo atto dopo la nascita della prima coppia fu l'intromissione del serpente che incarnava lo spirito maligno e provocò la prima divisione nella coppia.
Il maligno si chiama anche diavolo (dal latino "diábolus", e dal greco antico "diabolos") "colui che divide" perché il dividere è la sua attività principe.
Si è detto tanto sul perché il serpente iniziò la sua tentazione a partire dalla donna, ma il motivo di fondo è che chi interessava al demonio erano i frutti che dovevano nascere da quel matrimonio, e da nemico della luce si rivolse alla fonte, la donna , potenziale "origine della luce nel mondo " da cui doveva uscire la vita per avvelenarla onde divenisse tenebra.
Cominciò col domandare e distorse il diniego di mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male e mise un tarlo nella mente della coppia con se ne mangiaste "diventereste come Dio" (Genesi 3,5), in comunione ne mangiarono e subito conobbero qualcosa: "...di essere nudi" (Genesi 3,6)



Il capitolo 2 s'era concluso "Ora tutti e due erano nudi " (Genesi 2,25) e non provavano vergogna, ma ora provano vergogna.
Il capitolo 3 inizia con "Il serpente era la più astuta... " (Genesi 3,1)
È evidente che nel testo ebraico c'è un gioco tra l'essere nudi e l'essere astuto del serpente che non si coglie nella versione in italiano.
Vi sono mutazioni nell'uso delle lettere che sono importanti.
Nel momento della massima felicità di cui è detto in Genesi 2,25 leggo dalle lettere di " vedevano alta essere la vita ".
Conclusi che avevano un vestito che comunque li proteggeva.
(Vedi: "Il vestito d'Adamo")
In relazione poi a come inizia il capitolo 3 quel suggerisce anche "il nemico si porterà dalle acque del mare ".
Con l'inizio del capitolo 3 quel " fa scattare nella mente la conferma "il nemico si portò dalle acque ".
Lucifero con gli angeli ribelli precipitatosi sul globo terracqueo nel 2° giorno della creazione s'era rifugiato nelle acque che coprivano il geoide e - pare suggerire l'autore - apparso l'asciutto, essendo le acque dell'Eden comunicanti con le acque del mondo, il maligno, s'incuneò per quella via... un serpente acquatico, un MAS del maligno, un siluro per l'umanità.
In quel "si accorsero di essere nudi" di Genesi 3,6 si nota evidente un passaggio dal precedente a che fa leggere il pensiero: "Fu sbarrata dal peccare () la rettitudine , ci fu in azione a stare un verme () nei viventi ". E i viventi sono segnati come se nel frutto mangiato ci fosse veramente un verme entrato nella matrice della donna.
Nel capitolo 3 della Genesi il nome 'Adam e citato per 8 volte, in cui c'è l'inquinamento della coppia, il gioco è fatto, il nome comune d'uomo 'Adam resta al maschio in questo modo.
Nel versetto 9 per la prima volta, dopo il peccato si trova "...il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: Dove sei?", ma prima mai aveva detto ti chiamerai 'Adam e continuo a pensare che Dio si rivolse alla coppia.
Sono da sottolineare le lettere ebraiche usate per "Dove sei ?"
Col mio metodo si può leggere come una triplice constatazione:

  • "nel serpente si portò il nemico del mondo ";
  • "Il serpente ha recato guai dentro entrando ";
  • "Il serpente ti ha portato tra i nemici entrando ".
La domanda, ovviamente, riguarda entrambi e il versetto 10 non dice l'uomo rispose, ma "Rispose: Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto" e chi rispose può essere è ancora la coppia.
All'incalzare però delle domande ove le responsabilità possono differenziarsi opera la divisione causata dal nemico e con l'uso normale entrato nella mentalità comune del mondo a causa del maligno che considera la coppia due entità separate - 'Adam e la donna - inizia a rispondere la parte maschile accusando Dio stesso e la donna.
Nel testo poi il maschio della coppia per due volte è detto "'ish" versetto 6 e 16 ov'è tradotto marito e la donna ormai è "'ishha" o "'eshet".
È da ricordare: 'Adam aveva chiamato la sposa Donna "'Isha" e non Eva.
'Adam come umanità, dopo sentito l'annuncio delle disgrazie che sarebbero capitate, cambiò nome alla moglie: "L'uomo ('Adam) chiamò la moglie Eva , perché essa fu la madre di tutti i viventi." (Genesi 3,20) e le lettere, drasticamente dicono che "alla tomba li porti ad entrare ", cioè s'e sposato con la morte.
L'uomo, in ebraico oltre che 'Adam, cioè il rosso, perché nato dal sangue, "dam" , è "'aish" in correlazione a donna "'ishah", ma anche "mat" , usato, in generale nei plurali o , che solo per una diversa vocalizzazione si differenzia dal participio "met" di morire .
Quel versetto su nome dato alla moglie Eva porta a ragionare che i futuri figli invece di essere veramente di Donna letta come matrimonio "origine di risurrezione/luce nel mondo " sarebbero figli della morte, perché figli di Eva che dopo il peccato dà frutti soggetti alla morte, tanto è vero il primo figlio della coppia divisa, Caino uccise il fratello Abele... un bel esordio!
In un istante sparì tutto lo splendore e invece di esseri portatori del Signore, quindi di luce "'aor" si trovarono solo rivestiti di pelle "'uor" "Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì" (Genesi 3,21)
È un sottolineare l'evento; quel corpo unico di coniugi doveva portare in sé l'idea dell'origine ora in effetti ricorda un corpo ove s'insegna a peccare .
La coppia fuori dal luogo privilegiato del matrimonio, il paradiso terrestre, è prigioniera del demonio, infatti, tempestivo, questi intese, inficiare il progetto di Dio sul nascere e scardinò la comunione del primo matrimonio, prova è che al Signore che chiese ragione la risposta fu "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato" (Genesi 3,12) cioè la colpa è Tua e della donna che mi hai dato... quindi, fai morire lei, se la pena è la morte.
Prima avvisaglia di riuscita divisione; amore zero, vittoria totale del nemico.
Come può sussistere un mondo che nasce da una famiglia divisa?
Questo fu il primo effetto della disubbidienza: quella coppia non era più in grado di fornire la sorgente dell'amore che avrebbe risanato il mondo.
Gesù nel Vangelo di Matteo osserva: "Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi." (Matteo 12,25)
Tutta l'umanità è figlia di quella famiglia discorde.
Dio ovviamente non s'arrese e preannuncio al serpente "Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno." (Genesi 3,15) pensava ad un'altra famiglia e a chi vincerà il male del mondo, opporrà al serpente un altro serpente per salvare chi è imprigionato nel mondo col maligno e ci sarà la Donna che sarà la madre del Messia... che doveva preparare un'altra famiglia.
Al serpente Dio, appunto, opporrà il proprio serpente il Messia che per la gimatria ha pari valore la somma:

= ( = 50) + ( = 8) + ( = 300) = 358
= ( = 40) + ( = 300) + ( = 10) + ( = 8) = 358

Mosè per guarire quelli che venivano morsi opporrà il serpente di rame ai serpenti velenosi, in effetti serpenti infuocati del deserto: "Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta". (Numeri 21,9)
In definitiva il serpente innalzato è un farmaco che non fa morire e Gesù entra nel vivo di questo discorso quando con Nicodemo riferisce a sé quel episodio profetico: "E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna." (Giovanni 3,14-16)
Già nel Vangelo di Giovanni l'episodio delle nozze di Cana, in un matrimonio in corso sorprende che Gesù risponda alla madre "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora" (Giovanni 2,4), ma è chiaro, lei era la Donna e lui il figlio dell'Uomo, l'atteso, il Messia.
Sostiene di essere Lui il farmaco capace di curare la morte dando immortalità.
Il progetto dell'Eterno non muta; dall'umanità Dio perciò sceglierà una Donna per portarsi all'umanità come Figlio dell'uomo.
Il Salmo 127 pare intonatissimo a rivelare questa aspirazione del Signore.

"Canto delle ascensioni. Di Salomone. Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode. Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo. Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l'uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a trattare alla porta con i propri nemici."

La sua decriptazione è un'interessante sintesi e conferma della questione.
Presento la prova della decriptazione del 1° versetto, perché veramente importante e poi il testo ottenuto tutto di continuo.
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

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