BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2011  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheRacconti a sfondo biblico - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

RACCONTI A SFONDO BIBLICO...

 
PER RICORDARSI
DOVE SONO LE NOSTRE RADICI

di Alessandro Conti Puorger
 

    parti precedenti:

SOLILOQUIO SULL'UOMO E L'ALLEGORIA DELL'ALBERO »
LA TERRA PROMESSA »
LE DECIME - TASSA DELLA TERRA PROMESSA »
LA FESTA DI " TU B'SHEVET" »

MANGIARE LE PRIMIZIE
Da bambino mia mamma, cattolica, apostolica romana, mi diceva "ogni volta che nell'anno mangi un frutto che non hai ancora mangiato in quello stesso anno per te è una primizia e devi ringraziare il Signore dicendo: Lo mangio in nome di Dio!"
Certo è una buona norma evidentemente derivata o echeggiante qualche mitzvot che si trova nella Torah.
Sono così andato a cercare tra le varie mitzvot che richiamano le primizie e ho trovato: "Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai alla casa del Signore, tuo Dio." (Esodo 23,19-34,26)
Ecco che da bambino pur se non avevo un campo da coltivare entrando in possesso di un frutto che per me era una primizia ero indotto a portarlo al Signore col pensiero e mangiarlo con tutto rispetto in Suo Nome.
Proseguendo ho trovato:

  • "Nessun estraneo mangerà le cose sante: né l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante. " (Levitico 22,10)
  • Al Sacerdote."...darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio e le primizie della tosatura delle tue pecore; perché il Signore tuo Dio l'ha scelto fra tutte le tue tribù, affinché attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli sempre." ( Deuteronomio 18,4s e Esodo 23,19)
Ecco che quel "Nessun estraneo mangerà le cose sante" mi porta alla domanda, ma che c'entri tu cristiano con tutto ciò?
A tutti gli effetti la Santa Famiglia di Nazareth, ebrei tra ebrei, si sottomise con gioia alle mitzvot d'Israele, anche loro furono soggetti alle decime e certamente Giuseppe essendo carpentiere s'interessò di legno e di alberi.
Il sacramento del battesimo ricevuto regala al cristiano la grazia di divenire fratello di Cristo, quindi di far parte di quella Santa Famiglia e di ricevere l'investitura di profeta, re e sacerdote, quindi d'erede della terra promessa.
Tutto ciò mi collega a giorni e sentimenti vissuti da questa mia Famiglia d'origine che mi collega ai cieli.
Ciò, unito a curiosità e affetto nati per le questioni bibliche, mi fa interessare di questa festa degli alberi che apre a tanti significati simbolici importanti e mi porta cercare una festa analoga nel cristianesimo.
Mi ronzano, peraltro, nelle orecchie le parole di San Paolo:
  • nella 2Timoteo14-16, "Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona."
  • in 1Corinzi 10, "Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo."
Ecco che questi passi mi confermano come sia giusto sentire con particolare vivezza l'appartenenza alla storia di salvezza e d'eredità alla Terra Promessa.
Le vicende bibliche della liberazione del popolo d'Israele sono figura anche della storia personale che Dio vuole compiere con ciascun uomo tirandolo fuori dall'idolatria pratica e dai condizionamenti per renderlo libero e ricevere l'eredità di una Terra Promessa.

Al riguardo è da sottolineare un brano nel libro del Deuteronomio 26,1-15:

"Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità e lo possederai e là ti sarai stabilito, prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che il Signore tuo Dio ti darà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: Io dichiaro oggi al Signore tuo Dio che sono entrato nel paese che il Signore ha giurato ai nostri padri di darci. Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore tuo Dio e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi, e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato. Le deporrai davanti al Signore tuo Dio e ti prostrerai davanti al Signore tuo Dio; gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che il Signore tuo Dio avrà dato a te e alla tua famiglia. Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova perché ne mangino nelle tue città e ne siano sazi, dirai dinanzi al Signore tuo Dio: Ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova secondo quanto mi hai ordinato; non ho trasgredito, né dimenticato alcuno dei tuoi comandi. Non ne ho mangiato durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quando ero immondo e non ne ho dato nulla per un cadavere; ho obbedito alla voce del Signore mio Dio; ho agito secondo quanto mi hai ordinato. Volgi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo d'Israele e il suolo che ci hai dato come hai giurato ai nostri padri, il paese dove scorre latte e miele!"

Si, per ciascuno è importante riconoscere l'opera del Signore nella propria vita e prendere atto che Dio ha compiuto meraviglie nella propria storia, riconoscere cioè che la storia ha una traiettoria e che gi avvenimenti si muovono da un inizio ad una fine in un cammino diretto da Dio alla redenzione.
Chi ero? Da dove vengo? Cosa sono ora? Perché? Per merito di chi?
Sono domande a cui quel pio ebreo nel presentare le primizie in quel brano del Deuteronomio risponde, brano che ci propone come sia fondamentale il riconoscere l'opera di Dio e agire di conseguenza in suo nome facendo agli altri il bene come lo si è ricevuto, comportandosi da padre per l'orfano, la vedova, i poveri e i forestieri, partecipando all'opera di Dio per la costruzione di un Santuario ideale in questo mondo figura di quello celeste.
Dice: "Ho dato... al forestiero, all'orfano e alla vedova in accordo a tutti i Tuoi comandamenti... perché non ho dimenticato", in definitiva non ho dimenticato chi sono e come mi sono formato, che in definitiva anche io sono figlio della storia della Bibbia!
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2011 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  RACCONTI A SFONDO BIBLICO...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy