parti precedenti:
I PARTE - LA MIA ESPERIENZA, LA "SCRUTATIO" - COM'È NATA L'IDEA »
COSA FECI? »
VOCABOLARIO A TAPPETO »
LE LETTERE DELLA MIA "SCRUTATIO" »
ALCUNE PAROLE DA ESEMPIO »
LE REGOLE PER LA "SCRUTATIO"
Aperti i primi versetti, mi resi conto che si poteva andare avanti e fissai le regole ed i significati stabilizzati che avevo dedotto in modo da lavorare in qualità ("Parlano le lettere").
Per iniziare una traduzione per decriptazione delle Sacre Scritture del testo del canone ebraico, ovviamente, è da dare per postulato che:
- esiste un testo nascosto;
- la criptatura fu attuata con metodo standardizzato;
- che nel testo, oltre le parole che portano a quello esterno, vi sono tracce per individuare il testo nascosto.
Quando in un testo vi sono parole ripetute, o si parla di sogno, visione, oracolo, sigillo, sigillato, scritto sulle due facce, vino... sono un segnale che implicano una visione doppia e un testo sottostante particolarmente pregnante.
- La prima regola è rivolgere il pensiero a Dio, al Verbo, Suo Figlio, ed alla storia della salvezza. ll Catechismo della Chiesa Cattolica n° 102 insegna: "Dio attraverso tutte le parole (e io dico lettere) della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo, nel quale dice se stesso interamente."
- I versetti del testo biblico vanno scritte senza segni aggiuntivi delle vocali.
- Le lettere s'in e shìn si riducono ad un'unica lettera.
- Le 22 lettere ebraiche sono segni leggibili anche come pittogrammi, ciascuna separata con i significati prefissati della chiave data, non mutabile.
- La lettura che si può fare con i soli segni è lo sfondo su cui è da leggere il messaggio, ma si possono trovare anche lettere vicine per formare altre parole da tradurre col vocabolario ebraico (le chiamo parole guado).
- I verbi della criptatura non sono declinati e per le parole ricomposte con più segni i verbi vengono in genere presentati dai soli radicali.
- Dalle parole guado e dai radicali l'eventuale la hé
può essere recessiva. Se necessario
l'
si può aggiungere o togliere, ma se si toglie va tradotta o inserita nella parola successiva.
- I vocaboli sono in genere al singolare.
- Le preposizioni in genere mancano. (Gershom Scholem: "il linguaggio di Dio di cui parlano i cabbalisti, non ha grammatica" conferma le regole 6, 8 e 9)
Le regole sono 9, ai tempi di Gesù erano 7 perché la 2 e la 3 non occorrevano essendo i testi senza segni di vocalizzazione, il che fa pensare ai sette sigilli del libro dell'Apocalisse sciolti solo dall'Agnello, il soggetto della criptatura.
Nel seguito darò per scontato che ciò sia possibile e che tale tipo di lettura sia stato un ritrovamento, in quanto è mia opinione che esisteva ed era praticata, come vedremo da vari accenni.