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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
IL PROTOVANGELO DI MALACHIA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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MALACHIA CAPITOLO 2 - TESTO E DECRIPTATO »

MALACHIA CAPITOLO 3 - TESTO E DECRIPTATO
Testo C.E.I.
Malachia 3,1 - Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'allanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti.

Malachia 3,2 - Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.

Malachia 3,3 - Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia.

Malachia 3,4 - Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.

Malachia 3,5 - Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adulteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario dell'operaio, contro gli oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono dice il Signore degli eserciti.

Malachia 3,6 - Io sono il Signore, non cambio; voi figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.

Malachia 3,7 - Fin dai tempi di vostri padri vi siete allontanti dai miei precetti, non li avete osservati. Ritornate a me e io tornerò a voi dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: Come dobbiamo tornare?

Malachia 3,8 - Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: come ti abbiamo frodato? Nelle decime e nelle primizie.

Malachia 3,9 - Siete già stati colpiti dalla maledizione ed andate ancora frodandomi, voi, la nazione tutta!

Malachia 3,10 - Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo - dice il Signore degli eserciti - se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.

Malachia 3,11 - Terrò indietro gli insetti divoratori perché non vi distruggano i frutti della terra e la vite non sia sterile nel campo, dice il Signore degli eserciti.

Malachia 3,12 - Felici vi diranno tutte le genti, perché siete una terra di delizie, dice il Signore degli eserciti.

Malachia 3,13 - Duri sono i vostri discorsi contro di me - dice il Signore - e voi andate dicendo: Che abbiamo contro di te?

Malachia 3,14 - Avete affermato: È inutile servire Dio; che vantaggio abbiamo ricevuto dall'aver osservato i suoi comandamenti o dall'aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti?

Malachia 3,15 - Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti.

Malachia 3,16 - Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome.

Malachia 3,17 - Essi diverranno - dice il Signore degli eserciti - mia proprietà nel giorno che io preparo. Avrò compassione di loro come il padre ha compassione del figlio che lo serve.

Malachia 3,18 - Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza tra il giusto e l'empio, tra chi serve Dio e chi non lo serve.

Malachia 3,19 - Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno venendo li incendierà - dice il Signore degli eserciti - in modo da non lasciar loro né radice né germoglio.

Malachia 3,20 - Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia con raggi benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli da stalla.

Malachia 3,21 - Calpesterete gli empi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.

Malachia 3,22 - Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull'Oreb statuti e norme per tutto Israele.

Malachia 3,23 - Ecco io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore,

Malachia 3,24 - perché converta il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri; così che io venendo non colpisca il paese con lo sterminio.

Testo decriptato
Malachia 3,1 - Esce un energico inviato (Giovanni Battista), è illuminato. Con vigore, pieno di rettitudine è, portatore della Parola. Inviato ad aprire il cammino al Potente, parla energicamente (che) esiste la Parola, indica (che) l'Unigenito tra i viventi è venuto. Dio entrato è in un vaso. Il Potente ha portato al mondo il Signore. L'Unigenito, il principe, il primogenito, puro, all'acqua dentro si rovescia. La Luce è vivente, porta a riempire un vaso. Al mondo che il figlio esiste indica. L'Unigenito principe primogenito puro innocente su è dalle acque ad uscire. Angeli escono, da casa dell'Unico dicono il Signore giù abita, dell'Unigenito recano indicazione.

Malachia 3,2 - Porta ai viventi del mare al vaso (abitanti vicino al mare di Galilea) in cammino un potente primo segno. Un giorno da casa si porta l'Unigenito e conduce i viventi che sono fuori a fermarsi dentro ad un monte. Inizia a portare il segno che porta la rettitudine; è fuori a portarla. Origina così l'Unigenito una luce viva che si alza dal corpo. Una parola porta retta, dell'alleanza (dentro il corpo è il segno col discorso della montagna del vangelo di Matteo Gesù esprimerà la nuova alleanza e gli darà la luce dal suo cuore). In un vivente retto abita in pienezza l'Essere Vivente.

Malachia 3,3 - Portata è l'illuminazione che dentro vive giù in un corpo la Parola che si porta ai viventi per amore. Dal monte il vaso pieno della Parola ha portato lo splendore. L'Unico, ha indicato che il Figlio è, che dice parole di Iahwèh (Vedi "Tracce di geroglifici nel Pentateuco"). Ed i ceppi abbatte l'Unigenito. Totalmente i viventi dalla rettitudine colpiti si aprono, dentro si porta la rettitudine così in pienezza. La Parola li porta ad aprirsi all'esistenza e la potenza di Iahwèh in vita cammina, è luce forte ai vivi inviata, dalle strette/angosce si aprono dentro alla giustizia.

Malachia 3,4 - E si è visto dal corpo, da dentro, uscire la potenza del Signore ai viventi. L'energia che racchiude ha indicato d'uscire per portare aiuto/mano al mondo. Portata è ai poveri la potenza d'una vita retta. Nei giorni al malvagio a vivere riporta rettamente rinnovandoli; è nei viventi riversata nel sangue l'energia che era stata portata a finire.

Malachia 3,5 - E versa molti segni che è Dio. È così la vita del Potente ai viventi illuminata che della Parola il cuore reca al mondo. La forza dell'esistenza completa è dell'Eterno in vita. Ai viventi genera dentro la vita retta illuminata dalla Parola, forza per i viventi. Porta dentro della vita l'energia dell'origine soffiata dall'Essere Vivente ed il Figlio illumina le preghiere al Vivente (Padre Nostro). La potente luce che versa dal corpo reca dentro a vedere la luce. Versata è la luce dell'Agnello. Accende il braciere di Dio i viventi. L'energia che esce porta il forte segno che si reca dal Vivente e che vivo il Cuore è in cammino. Nel corpo reca la potenza dell'Unico che è alla vista portata dall'inviato Unigenito. Vivo col corpo, il Signore giù per far guerra porta segni.

Malachia 3,6 - Per ciò è stato dall'Unico inviato. È dal Signore al serpente iniziato un fuoco energico. È per finirlo che s'è portato. Viene tra i viventi il Figlio che sarà a spazzarlo, versatosi per distruggere il maligno, finendone la vita.

Malachia 3,7 - Il Potente vive nei giorni. Il Padre indica che c'è così un vincolo del Vivente che ai viventi lo stringe. Versatosi s'è, reca la potenza l'Unigenito per bruciare l'amarezza che segna la vita. Il fuoco che reca dentro lo reca al primo serpente che s'è condotto per primo col fuoco dentro al mondo; maledetto fu così nei viventi. L'Unigenito, per il ribelle far uscire si reca al mondo a guerreggiare, ha portato il segnale e ha iniziato l'amarezza ad indicare che nei viventi dentro la vita entrerà l'energia per il ritorno.

Malachia 3,8 - Al mondo si è versato dentro in azione, l'Uomo - Dio che uscito è per i viventi. Così è stato dall'Unico finalmente ai viventi versato per le preghiere l'Unigenito che a scegliere fu di portarsi. L'Unigenito da madre dal corpo puro dentro tra i viventi del mondo si versa dentro da misero. La rettitudine esce dei viventi alla vista. Il Principe si porta al mondo da oblazione.

Malachia 3,9 - Dentro la maledizione, venuta per i viventi per l'angelo (ribelle) che all'origine nei corpi fu per vivere a portarsi, l'Unigenito a finire sarà. L'Unigenito, confinatosi in vita versatosi dentro in azione, è vivo, al mondo per le nazioni tutte si portò.

Malachia 3,10 - Al mondo dentro è l'Unigenito. Reca l'originaria perfezione ai viventi. All'opera si vede che l'amore sta al mondo dell'Unico e all'angoscia reca forza per uscire. Sono dai tristi con la parola i pianti finiti. È portata dentro la grazia, riporta i figli al Padre. Colpisce l'Unigenito con i detti. Il Signore sceso dalla casa dell'Unico porta il segno che inizia la pienezza, inizia a liberare dal serpente i vasi dei viventi originando la fine delle insidie portate. Indica che riapre il cielo e rientrano agli scioperati totalmente le forze per camminare. Vive la benedizione dell'Eterno, per tutti c'è un aiuto/mano forte.

Malachia 3,11 - E in cammino il nemico indica essere il serpente. Ai vasi dei viventi dentro, dall'inizio in tutti si portò il serpente, gli uomini spaventati in cammino vivono. L'Unigenito indica che un frutto uscito da Adamo ad uscire porterà il serpente. Viene per tutti il fuoco per portare a compimento i vasi dei viventi. Li aprirà, scorrerà il soffio energico dentro, il demonio uscirà: l'origine ribelle con la perversità che scese dentro desidera finire.

Malachia 3,12 - Recherà l'Unigenito la risurrezione dei corpi. Riverrà la rettitudine nei viventi. Tutti del mondo i popoli retti saranno alla fine. Ad uscire sarà portata a venire la maledizione. Nelle tombe il soffio scenderà. Rinizieranno a vivere i corpi. Iahwèh su a casa dall'Unico porterà tutti.

Malachia 3,13 - L'aiuto che porterà l'Altissimo s'insinuerà nei corpi. Ci risarà la retta vita delle origini. Dai viventi dai corpi sarà ad uscire la portata perversità. Ricomincerà la vita dei corpi integra, vivi riusciranno. Con gratuità ai corpi l'energia recherà, si porterà dall'alto la rettitudine.

Malachia 3,14 - Dell'Unico vive in un corpo puro la risurrezione, la porta l'Unigenito, il servo di Dio che uscito è in vita per portare la vita al mondo. Dentro sceso in azione così è il custode. L'energia porta ai viventi per custodirli, a tutti la reca. Porta la rettitudine. È al mondo in cammino l'energia a recare. La versò in giro tra i lamenti in croce. Con l'acqua dalla persona fu con forza ad uscire per un'asta che l'aprì. Scese da dentro l'Unigenito portato in croce.

Malachia 3,15 - Ha portato nel tempo ad uscire l'Unigenito l'energia della grazia che reca la vita dell'Unico. La resurrezione dei corpi sarà i viventi a colpire. Ad aiutare sarà i viventi, scorrerà la vita inviata dal Figlio. Porterà in azione il dono che i corpi risorgerà. Si vedranno riuscire camminando vivi. Dentro la grazia porterà la divinità, che ad entrare sarà nei viventi e sarà nei viventi la potenza ai cuori a recare.

Malachia 3,16 - Dell'Unigenito in questi l'energia s'insinuerà e saranno i corpi di prima ad essere. Il Signore Uomo Dio con il corpo in azione al mondo la porterà e sarà a riversare la risurrezione dentro che sarà entrando a portare la perversità ad essere bruciata in seno e sarà ciò che è scritto nei libri. In un innocente corpo porta l'energia del Potente in cui la Parola inviata è, che riporterà la potenza a stare nei corpi. Guai il Signore porterà all'incantatore (al serpente che chiude/si nasconde alla luce) dentro un forte fuoco per i viventi gli porta.

Malachia 3,17 - E fuori sarà portato il serpente che fu il primo ribelle. Dal mondo li porterà risalendo alla casa d'origine riportandoli da un colle (tutti con potenza) un giorno beati. Dall'Unigenito che inviato è in azione il fuoco esce ai viventi per far scappare il serpente fuori e dal nascosto dei viventi del serpente finire l'esistenza. Dall'alto è uscita ai viventi con la rettitudine del Principe; è per il perdono dell'uomo. Si vide dal cuore l'energia portarsi, uscì dal servo in croce per un'asta.

Malachia 3,18 - Porta l'illuminazione che a casa dalla croce al Vivente si riporterà col corpo; inizia ad essere il segno ai viventi. In casa (dove) sono gli inviati (apostoli) giusti, un serpente empio dentro è tra gli inviati del servo. Hanno iniziato i potenti del mondo l'esistenza in vita a negare al Principe. (Quel) serpente inizia a guardare se solo si porterà.

Malachia 3,19 - Così è! Ecco, fuori si è portato il Vivente da casa, inizia da casa ai nemici di quel retto l'indicazione, con lampade si portano in campo aperto, sono con bastoni del retto dei potenti gli armati, sbarramento è al vivente portato. Il retto per i potenti ha fatto l'empio, in campo aperto ne abbattono la luce, portano i potenti ad aprire il Cuore dell'Unigenito, in croce la vita gli esce, è con un bastone l'acqua uscita da dentro l'Unigenito. Dall'Unigenito la vita dal corpo è uscita, portatasi fuori sale a casa. L'Unico ha recato il segno l'Unigenito Principe, dal Potente Unico è stato abbandonato, al Potente si aprirono in vita dal Principe grida inviate dalla bocca.

Malachia 3,20 - Portato da stranieri alla tomba aperta da un potente, dal vaso la vita è stata dal corpo dell'Uomo tolta via. In vita risorse il giusto al mondo si riporterà vivo guarito dal Padre. La retta energia il Verbo fu al mondo a riportare, riuscì il Crocifisso vivo. Si riportò il Verbo risorto, con le piaghe. Si vide, si rivelò cambiato, a casa si rovesciò.

Malachia 3,21 - E l'azione in pienezza hanno portato al puro gli empi. È il Vivente dal vaso con la forte esistenza uscito. È stata portata dell'Unico la Parola dalla croce crocifisso alla tomba, finito; al vaso il soffio si (ri)portò completamente. Nel corpo riscorse la potenza, rifù il vaso vivo, dentro fu a riportarsi la vita. L'Unico ne ha risorto il corpo. Ricominciò l'energia, Gesù riuscì, ricominciò a vivere il corpo. Fu a riportarsi al mondo, e uscito scese a casa ove per prima portò indicazione.

Malachia 3,22 - Dei colpi l'Agnello portò i segni e il corpo indica che vive risorto al mondo; fa vedere in casa con mano che è dell'Unigenito risorto il corpo che innalzato portato è stato alla croce. L'Unico ha portato il segno che recatosi dentro chiuso nel corpo abitava. Agì la potenza. Del maligno la risurrezione del corpo la corruzione ha rovesciato. Fu dalla Madre a riportarsi vivo luminoso. A soffiare l'amore fu alla Madre che...


Malachia 3,23 - ...uscì con gli apostoli nel mondo. L'Unigenito gli apostoli con la rettitudine fu a mandare in cammino. Con la Madre venne la divinità a stare nel mondo. Usciti gli apostoli da casa sono migliaia i frutti portati. È portato alla Madre dal Signore nel cammino l'aiuto/la mano e l'accompagna nel mondo ove in cammino reca un corpo (popolo) per l'Unico.

Malachia 3,24 - A recare al mondo la risurrezione è stato da dentro il cuore. Il Padre l'ha portata completamente dall'alto per il Figlio che è stato in vita riportato. E il cuore del Figlio è vivo. Innalzato dal Padre ha portato il Crocifisso vivo. Il soffio l'ha inviato l'Unico che dentro ha recato l'Unigenito per portare nel mondo la rettitudine che ci sarà per tutti. Fu a venire dall'Unigenito trafitto dal corpo, la Madre.


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