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ATTESA DEL MESSIA...

 
LE FESTE EBRAICHE DELLA VENUTA DEL MESSIA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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IL SOGNO DI GIACOBBE
Si attuerà, cioè, il sogno di Giacobbe raccontato dal libro del Genesi (28,10-22) in questo modo:

"Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco il Signore gli stava davanti e disse: Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t'ho detto. Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo. Ebbe timore e disse: Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo. Alla mattina presto Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz. Giacobbe fece questo voto: Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. Questa pietra, che io ho eretta come stele, sarà una casa di Dio; di quanto mi darai io ti offrirò la decima."

Una nota interessante:

  • la preghiera degli ebrei dopo il tramonto - Maariv - è considera istituita da Gicobbe con riferimento a tale episodio il che fa comprendere come quel sogno è profondamente entrato nell'immaginario ebraico;
  • Luz, mandorlo o noce, ma la tradizione ebraica con tale nome definisce anche un osso dalla forma di mandorla alla base della colonna verticale, che sarebbe come un seme, considerato indistruttibile intorno al quale secondo la Cabbalah si formerà un nuovo corpo alla risurrezione dei morti e quell'osso si nutre solo dal cibo mangiato alla cena di chiusura dei Sabati in cui si attende la venuta della regina del sabato melavveh malkah.
Per la risurrezione dei morti, in ebraico" techiyyat hametim" il credo tradizionale ebraico, accettato dai farisei al tempo di Gesù, è che i al tempo del Messia i morti si alzeranno dalle loro tombe e torneranno in vita per essere giudicati da Dio nel Giorno del Giudizio. Prima dell risurrezione Elia suonerà il grande shofar sul Monte degli Ulivi. La risurrezione avverrà con la RUGIADA della luce di Dio che era presente al momento della creazione. I morti il cui corpo si è decomposto saranno ricostituiti partendo dall'osso Luz.

Luz , mandorlo o noce, c'è anche un radicale che indica "dipartirsi".
Con le lettere si legge:
  • "la potenza si porterà da questo ", idea di osso seme della risurrezione;
  • "il Potente si porterà in questo ", idea che Dio lì si sarebbe manifestato;
  • "accompagnerà () questi ", e dice "Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai".
Rugiada tal è una realtà che evita la siccità e aiuta la vita vegetale e quindi di conseguenza molto importante per gli animali e per gli uomini in un paese con microclima non molto piovoso come la Palestina.
"Dio ti conceda rugiada dal cielo e terre grasse e abbondanza di frumento e di mosto" (Gen. 27,28) è nella benedizione d'Isacco a Giacobbe che si trasforma in maledizione per Esaù: "Ecco lungi dalle terre grasse sarà la tua sede e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto." (Gen. 27,39b)
Cioè come se ci fossero due rugiade quella di condensazione di umidità sul suolo e quella che viene dall'alto, dal cielo.
Per sottolineare che la manna è dono del cielo è scritto nel libro dell'Esodo (16,13-15): "Ora alla sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: Man hu: che cos'è?, perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: È il pane che il Signore vi ha dato in cibo" e il libro dei Numeri (11,9) conferma "...di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna."

Mosè nel suo cantico e nelle benedizioni fa riferimento alla rugiada:
  • "Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: oda la terra le parole della mia bocca! Stilli come pioggia la mia dottrina, scenda come rugiada il mio dire; come scroscio sull'erba del prato, come spruzzo sugli steli di grano." (Deut. 32,2)
  • "Per Giuseppe disse: Benedetta dal Signore la sua terra! Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli..." (Deut 33,13)
  • "Israele abita tranquillo, la fonte di Giacobbe in luogo appartato, in terra di frumento e di mosto, dove il cielo stilla rugiada." (Deut. 33,28)
C'è un episodio sulla rugiada , amore del Potente Dio per Israele, nel libro dei Giudici (6,36-40), in cui "Gedeone disse a Dio: Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto. Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. Gedeone disse a Dio: Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno. Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno."
Con quel vello si manifestò la volontà di Dio per la salvezza d'Israele e Gedeone riportò una grande vittoria sui Madianiti.
Anche nel Cantico dei Cantici la sposa, Israele, attende lo sposo coperto di rugiada: "Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa: Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne". (Cant. 5,2)

Agli inizi della primavera, nel primo giorno della festività di Pesah, la Pasqua ebraica c'è una preghiera per questa e il ministrante in Sinagoga (Chazzan), si veste della tunica bianca, il Kittel, quella indossata a Kippur, a significare che per i campi la rugiada è questione di vita o di morte come il perdono dei peccati.
C'è un significatevo versetto nel libro del profeta Isaia che vale la pena decriptare, dice infatti:

Isaia 26,19 - "Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che stanno nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa: la terra darà alla luce le ombre."




"Sarà la vita riportata ai morti con la forza della rettitudine che emetterà in casa al serpente la fine dell'esistenza . Sarà a farli risorgere portando energia nel mondo , a risvegliare li porterà , recherà il giubilo (). E la luce così inviata agli stanchi , ai fiacchi , sarà dal cuore del Potente Unico che reca nel corpo il Crocifisso . Dal cuore guizzerà la rettitudine che porterà in terra per guarire quelli che sono morti per il soffio che è del Potente ."

"Sarà la vita riportata ai morti con la forza della rettitudine che emetterà in casa al serpente la fine dell'esistenza. Sarà a farli risorgere portando energia nel mondo, a risvegliare li porterà, recherà il giubilo. E la luce così inviata agli stanchi, ai fiacchi, sarà dal cuore del Potente Unico che reca nel corpo il Crocifisso. Dal cuore guizzerà la rettitudine che porterà in terra per guarire quelli che sono morti per il soffio che è del Potente."

Quindi la rugiada viene "dal cuore del Potente " e ridà "ai cuori potenza " portando alla risurrezione.

Le lettere, così, ancora ci guidano a comprendere il pensiero dei profeti.
Con quei criteri ho così decriptato il racconto della rugiada di Gedeone e riporto il risultato.

Genesi 28,10 - E saranno su dall'Unico a stare. Si vedranno in grembo a vivergli dentro. Dall'Unico con il corpo saliranno dentro alla vista a portarsi. Essendo la potenza spenta, dal nascosto dei corpi l'angelo (ribelle) uscirà.

Genesi 28,11 - E sarà il soffio a scorrere in azione dentro, che risorti li a portati, essendo stata dal Potente l'energia riaccesa nei viventi. Per la rettitudine che ci sarà, a casa l'Unigenito dal mondo in cielo li porterà e saranno versati nell'assemblea per vivere dal Padre. L'angelo (ribelle) fu nel mondo alla putredine a portare i viventi portando l'esistenza una desolazione si vedrà a bruciare completamente ad essere portato. E sarà il fuoco dalla rettitudine che dentro abiterà nei viventi a rovesciarlo e dai viventi uscirà la perversità che originò.

Genesi 28,12 - E saranno nell'assemblea del Potente i viventi portati dal mondo. Tra gli angeli entreranno nei giri, perché vivranno tra le schiere. Con il corpo saliranno dal mondo, portati nel corpo dell'Unigenito. Risorti, ma vivi, camminando, saranno a vedere, entrandovi, i cieli, per la calamità dell'angelo (ribelle) usciti. I viventi, che dal serpente afflitti sono, in Dio rientreranno, essendo stato, chi male operava stando nei viventi, portato a scendere. Saranno i viventi a casa riportati.

Genesi 28,13 - Ed entrata degli angeli l'esistenza, portati dal mondo, al cospetto dell'Altissimo si porteranno. E saranno l'Unico da vivi a vedere tra gli angeli stare. Sarà (colui che) dal mondo li portò fuori, (in cui) di Dio entrò a stare la forza. Al mondo, ai viventi, del Padre fu la rettitudine a recare. Dio nel mondo fu a stare. Giù (come) fissato entrò in terra. Da una Donna dal corpo venne alla luce. Per la rettitudine, che dentro dell'Altissimo c'era, il serpente l'afflisse. In croce l'inviò l'angelo (ribelle). Fuori portò da dentro dal ferito/colpito corpo in azione la rettitudine.

Genesi 28,14 - Recò nell'esistenza il seme della rettitudine che così si vedrà far frutto in terra. E al soffio dal corpo scese dal Crocifisso. Fu con l'acqua fuori portata a versare con il sangue. Al mondo portò giù a parlare gli apostoli. Alla perversità dell'angelo superbo portò gli apostoli che la benedizione recano dentro della rettitudine. Per la rettitudine potente in vita risorse il Verbo; dalla tomba il Crocefisso riuscì. Agli uomini del mondo aveva portato dentro il seme della rettitudine!

Genesi 28,15 - Ed usciti gli apostoli per il mondo, ad incontrare con la rettitudine furono i popoli. Con la rettitudine portarono d'illuminati viventi un corpo. Che nel Crocifisso c'è la rettitudine dentro tutta dell'Unico, che ne risorse il corpo, indicano. Nel cammino portarono per il mondo la risurrezione. Da dentro il Crocifisso fu la rettitudine di Dio ad entrare nell'umanità. Entrando questa vennero bruciature al serpente dall'Unigenito. Ricominciò la forza dentro per la rettitudine ad agire. L'aiuto dell'Unico a liberare iniziò i viventi .In azione il dono del Crocifisso fu a venire. La felicità s'insinuò nel corpo del Crocifisso che è in cammino.

Genesi 28,16 - A riportarsi sarà nell'esistenza alla fine. Sarà visto riversarsi nella casa dei viventi. Per rinnovarli tutti si porterà. E sarà l'Unigenito dei viventi alla vista. La rettitudine invierà con la forza della risurrezione. Il Signore dentro il risorgere porterà. L'Unigenito ad uccidere sarà il serpente, (per il quale) la calamità del tempo c'è.

Genesi 28,17 - E sarà la forza nei corpi desiderata a riesserci. L'origine dell'amarezza dai viventi uscirà per il fuoco che dall'Unigenito uscirà. La putredine portata nei viventi uscirà colpita. Fuori annullata questa uscirà dalla rettitudine che sarà a ricominciare nei viventi dentro a stare in tutti. La divinità entrando sarà la vita a riportare. Da questa uscirà bruciato il nemico. Per l'entrata risurrezione i viventi risaranno a vivere.

Genesi 28,18 - E sarà la risurrezione anelata a spazzare il maledetto un mattino e sarà a rovesciarlo in prigione (ove) l'Unigenito finirà. Del Padre l'energia della felicità si riaccenderà nei viventi. Vivo vedranno risorto il Crocifisso portarsi e saranno i viventi a venirvi a vivere; vi saliranno dentro. Dal mondo li porterà a stare su. Li verserà l'ottavo (giorno) in alto. Con il corpo dall'Unigenito i risorti usciranno.

Genesi 28,19 - Porterà il diletto all'Unico a venire i risorti viventi del mondo a vivere la sperata vita. Entreranno con Lui nella Casa di Dio i portati con il corpo; i viventi accompagnerà. Questi per luce ai viventi uscirà per la città del Potente alla vista. Luminosi tra gli angeli entreranno.

Genesi 28,20 - E sarà dalle generazioni spazzata dal grembo l'impurità. Dai corpi il serpente che dall'origine l'essere ribelle originò, che nei viventi è una calamità uscirà per la divinità che ad entrare sarà nei viventi. Ai popoli d'aiuto sarà portandosi a bruciare l'essere ribelle. L'angelo (ribelle) sarà da solo nei corpi spento. Questi uscito, la felicità delle origini per l'energia della rettitudine sarà a rientrare. E la potenza dell'essere retto finirà l'angelo. Di notte, nelle tombe, (ove) vive, il serpente mangerà e la perfidia del serpente nei cuori brucerà.

Genesi 28,21 - E di sabato (nel settimo giorno) sarà a casa bruciato il serpente e i viventi da Dio a casa saranno alla fine (del sabato). Dal Padre saranno portati dal mondo a stare. Usciranno con il Signore di notte. Da Dio entreranno a stare i viventi.

Genesi 28,22 - Riporterà dal mondo all'Unico i figli ad entrare. Questi riverranno felici. Risorti dai morti, saranno i viventi su dentro ad entrare. Saranno ad entrare da carico per stare nel Crocifisso che a Dio dal mondo sarà i viventi a condurre. Dalla prigione i risorti nel corpo il Crocifisso tutti invierà dal Potente. Saranno a vedere che li ha liberati l'Unigenito che della risurrezione dei corpi l'energia recò in cammino.
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