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ESDRA CAPITOLO 1 - DECRIPTATO
Esdra 1,1 - E da casa la Luce degli angeli - per finire dai fratelli completamente il serpente con la rettitudine - si recò d'un corpo vestito. Per l' espiazione piena in cammino dal serpente si recò. Alla fine per aiutare dentro il corpo il Signore in un vivente il soffio fu a lanciare della vita. Fu al mondo ad entrare per agire. Fu in un corpo del Signore a venire lo Spirito. L'Agnello accese un vivente. In cammino il Verbo un corpo riempì, a portarsi fu tra gli Ebrei. A versargli gli recò nel cuore la rettitudine perché il serpente ad ardere alla fine portasse e dal cammino dei viventi dentro la piaga finisse di distruggere la vita nei corpi.
Esdra 1,2 - Così nel mondo l'Unico a vivere nel corpo la rettitudine in un povero vivente in cammino soffiò. In un corpo in una capanna il Potente a vivere dal regno entrò in terra in dono. Dal serpente fu il Signore con la maledizione. Fu ad uscire dal cielo per la portata perversità che alle origini col soffio versò alla conoscenza il serpente (per cui) fu nei cuori l'energia a recare. Finalmente il Potente si portò nel Tempio, dentro fu in un corpo a portarsi per bruciare il serpente nei viventi. In una Donna nel corpo dentro il Signore per aiutare entrò.
Esdra 1,3 - I viventi erano dentro ad anelare che la piaga del serpente che agisce dalla vita portasse ad essere fuori dall'esistenza Dio, che al mondo fosse a portarsi in azione tra i viventi e si portasse a spazzare il serpente. Il Potente fu di un povero a guizzare nella matrice. Dell'Unico il Principe dentro fu in Giudea si portò, fu un figlio a venire in una casa che era stata scelta. Il Signore con la maledizione fu in Israele per la perversità delle origini ad entrare. Dio al mondo fu a vivere. Il beato dentro fu in un corpo a portarsi; accese la potenza in un vivente.
Esdra 1,4 - Portò della rettitudine la potenza per uscire l'angelo (ribelle) dalla carne dei viventi. In tutti entrò la putredine della morte. Nelle donne nel corpo della perversità originò il germoglio. Nei viventi fu l'energia della distruzione a portare. Al mondo recò l'Unico l'energia in dono nei viventi riversandola in un vivente. E dentro della rettitudine la pienezza gli soffiò recandola dentro a profusione. E dentro un corpo la rettitudine recò che il fuoco porterà dentro al bestiale. L'azione dai viventi uscirà dell'essere impuro. La morte repentina dentro sarà a finirlo, ad uscire il maledetto sarà dai viventi. L'Unigenito la risurrezione dei corpi dentro lancerà che porterà a bruciare il serpente nei viventi.
Esdra 1,5 - E sarà a risorgere a portare i corpi l'Unigenito. I risorti sarà dal mondo al Padre a recare tutti. Del serpente sarà la perversità sbarrata nel mondo e dentro dell'angelo che è nei viventi ad abitare spengerà l'energia, sarà dai viventi portato fuori il serpente e sarà nei viventi in cammino la potenza a rientrare. La rovina dai corpi uscirà con la maledizione, sarà nei viventi a rivenire lo Spirito che riporterà la potenza dall'alto. E in tutti nel cuore l'angelo recherà alla fine, l'Unico in tutti risarà finalmente. Del Signore sarà la felicità dentro a riesistere, nei corpi riporterà la pace.
Esdra 1,6 - E tutti per tornare saranno dentro al Crocifisso. Saranno i viventi nel petto a versarsi. Li riporterà a casa. Aiutati saranno ad entrare i viventi. Da dentro i maligno con la rettitudine avrà fatto perire, da dentro colpito uscirà, dentro lo mangerà la rettitudine portata che a bruciare recherà dentro il bestiale. E dentro i viventi alle delizie porterà tutti nel cuore alla conoscenza del Potente, la sposa uscirà del Crocifisso in dono.
Esdra 1,7 - Ed entrerà vivo il serpente così in una fornace bruciante, la perversità giù sarà delle origini a venire del maligno, dentro sarà finita dal Signore. L'Unigenito risorgendo i corpi fuori porterà a scendere la forza originaria dell'angelo che dentro portavano. Così per l'aiuto dell'angelo scenderà il verme che è nei corpi. Ed a bruciare la potenza nei viventi porterà, le forze finiranno del drago. Nei viventi dentro da tempio Dio ad entrare sarà a riportarsi.
Esdra 1,8 - E fu a portarsi giù nell'esistenza l'Unigenito, nella matrice rettamente si portò di un povero vivente in cammino. Per far frutto la riempì l'Altissimo, nel sangue la segnò, nel corpo la legge divina le entrò, tesorieri li portò ad essere in pienezza del Verbo. La mente/corpo con la parola l'illuminò. L'illuminazione giù nel mente entrò da un angelo. Una luce fu di Dio con forte splendore ad entrare.
Esdra 1,9 - Si portò Dio al mondo in un vivente, in pienezza soffiò nel corpo della Madre che raccolse l'amore potente che fu a profonderLe. La Luce potente pose l'Unico a scorrerle nel corpo, l'agnello tenero fu dal trono per strappar via il serpente soffiato nella Madre. Racchiuso il potente soffio fu un uomo alla luce alla vista al mondo a portare, (dopo) dieci (mesi lunari) fu in vita.
Esdra 1,10 - Così il Verbo si portò in un corpo a stare. Questi entrò il vivere felice in dono ai viventi. La rettitudine il Verbo portò in un corpo a stare. La rettitudine con cui ha riempito il Verbo a salvare dall'angelo sarà i viventi. L'Unigenito in un corpo dentro agirà di un vivente, desideroso la scelleratezza bruciare dai corpi, uscirà il maligno che è nei viventi. In un fratello col corpo fu a vivere di Dio il Verbo.
Esdra 1,11 - Così in cammino del Potente fu la Parola in questi ad uscire nel mese del prodotto. La rettitudine in pienezza del Verbo si chiuse in un vivente. A bere Dio con la bocca fu dalla Madre. Si portò nel primogenito nel corpo dentro in azione a vivere l'Unigenito. Si portò al segno (tempo) al mondo dalla sposa, dall'alto entrò ad accendersi una luce in una stalla. Alla vista dei viventi del mondo dall'alto si portò un segno. Uscirono in cammino a portarsi potenti (Magi?) fuori che vivevano a Babilonia dal potente di Gerusalemme (Erode?).