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RICERCHE DI VERITÀ...
IL PERDONO
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
VITA, TEMPO DI PROVA »
LA TORAH SUL PERDONO E LE ALTRE SACRE SCRITTURE »
LA PRIMA RICHIESTA DI PERDONO »
ABRAMO TRATTA CON DIO »
GIUSEPPE PERDONA I FRATELLI »
PERDONO PER L'IDOLATRIA E PER L'ADULTERIO »
QUARANTA ANNI NEL DESERTO »
MAI DISPERARE DELL'AMORE DI DIO »
IL RITORNO DALL'ESILIO È PROVA DEL PERDONO »
I SALMI E IL PERDONO »
IL PERDONO SI FA CARNE
Il profeta Geremia, vissuto tra il VII e il VI secolo a.C. al capitolo 31,31-34 del libro che porta il suo nome come titolo, aveva pronunciato questa profezia:
"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato."
Proprio così: condividerò "karatti"
un'alleanza "berit"
nuova "chadashah"
.
Questa alleanza nuova per l'ebraismo sarà solo il frutto escatologico, atteso quindi nell'ultimo giorno.
Il cristianesimo afferma che questa nuova alleanza è stata promulgata ai suoi apostoli, tutti giudei e israeliti, da Gesù di Nazaret, quando, nella notte in cui fu tradito "...dopo aver cenato, prese il calice dicendo: Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi." (Luca 22,20)
Nel Vangelo di Giovanni 3,13-18 Gesù nel colloquio notturno con Nicodemo, tra l'altro, disse "Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato..."
Dio l'ha mandato per salvare quindi è implicito il perdonare.
Il suo primo atto pubblico fu di andare al Giordano ove si era presentato "...Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati." (Marco 1,4)
Gesù nella sua predicazione pose in grande risalto il perdono; basta pensare ai casi della samaritana in Giovanni 4, della donna adultera in Giovanni 8,1-11 e della prostituta in Luca 7, del paralitico in Matteo 9,1-8, Marco 2,1-12 ecc..
Nella predicazione Gesù insegna di essere prodighi nel perdonare, infatti "...Pietro gli si avvicinò e gli disse: Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte? E Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette." (Matteo 18,21s)
Pur giusto, fu innalzato sulla croce come un malfattore, eppure era l'Agnello di Dio: "Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello..." (Isaia 53,7)
Realizzò nella sua carne la nuova alleanza
infatti: " l'Agnello
crocifisso
fu
,
dentro
il corpo
fu
dalla croce
nella tomba
,
dalla porta
risorto
ne uscì
."
E sulla croce prima di morire "Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno." (Luca 23,34).
Da risorto, ai dieci (mancavano Giuda e Tommaso) riuniti nel cenacolo affidò la missione unitamente con la forza dello Spirito Santo per compierla.
Questa missione comporta il perdono, infatti: "Gesù disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi. Detto questo, soffiò e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati." (Giovanni 20,21-23)
Sul tema del perdono è poi da ricordare come conclude il Vangelo di Luca:
"Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto. Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio." (Luca 24,46-52)
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