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INTRODUZIONE »
RUT CAP. 1 - UN POPOLO VIENE PARTORITO »
ANTEFATTI AL MIRACOLO DEL MAR ROSSO - Testo decriptato »
MIRACOLO DEL MAR ROSSO - Testo decriptato »
RITORNO AI LAGHI AMARI - Testo decriptato »
CONCLUSIONI
Qui finisce il Capitolo 1 di Rut.
Al versetto 22 il decriptato parla del miracolo dell’uscita dell’acqua dall’Horeb.
Questa prima perla di testo nascosta, anche se innovativa, lo è relativamente in quanto il tema è stato già ampiamente trattato nel segnalato mio brano "La risurrezione dei primogeniti".
Il testo che si ottiene da questo Capitolo 1 di Rut è però più completo per quanto attiene le motivazioni che sembrano aver indotto la divisione in due gruppi degli esuli.
È da notare come al momento del miracolo della venuta delle quaglie "Mosè ed Aronne dissero a tutti gli Israeliti: Questa sera saprete che il Signore vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto..." (Es. 16,6) che conferma, come dicemmo in quell’articolo sui primogeniti, che molti della nuova comunità così costituita, di fatto, non si erano accorti che erano usciti dall'Egitto, perché avevano trovato solo nuovi padroni, più stanchezza, meno sicurezze, cibo scarso e scadente con carenza d'acqua.
Occorreva, come dice San Paolo; "...fare dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia". (Ef. 2,14)
Lo stesso San Paolo ha un accenno che sembra riferirsi a quest’evento quando dice: "...i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel Mare." (I Cor. 10,1.2)
Effettivamente tutti furono sotto la nube, tutti attraversarono il mare, chi il mare di canne e chi gli acquitrini degli Amari, ma furono battezzati tutti solo in rapporto a Mosè che di fatto guidava tutti.
E San Paolo prosegue "tutti mangiarono lo stesso pane spirtuale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo." (I Cor. 10,3.4 ove effettivamente c’erano tutti).
In definitiva, dall'Egitto uscirono due realtà e non poterono entrare subito nella terra promessa per le divisioni interne.
I famosi 40 anni nel deserto furono il minimo di tempo necessario perché in un ambiente speciale, ove la coesistenza era obbligata, queste realtà potessero fondersi per costituire l'Israele di Dio.
L'entrata nella terra promessa inizia con Giosuè.
Il passaggio all'asciutto del Giordano è il vero evento pasquale fondante della comunità nuova del popolo d'Israele, evento a cui tutti quella volta furono spettatori.
Con spunti completamente innovativi; ciò, tra l’altro, è il tema del decriptato del Capitolo 2 di Rut.