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LO SPIRITO SANTO NOSTRA MADRE
C'è un vero e unico Dio che è "'Elohe/i" e tutti gli "'Elohim" stanno alla Sua volontà ed obbediscono alla Sua Autorità.
Tutti i poteri, i troni e le dominazioni nel cielo e nella terra sono assoggettati a Gesù Cristo che è l'unico Dio Altissimo.
Cristo, il Messia, Gesù di Nazaret, ha portato nell'uomo il dono del suo amore che ha col Padre, lo Spirito Santo, che risorge il Cristo-uomo come certezza di un compimento per noi.
Lo Spirito Santo (Atti 2,4) è l'essenza di Dio che Cristo promise agli eletti (Giovanni 16,7); in definitiva è nostra madre, perché in lei e per lei nasciamo figli di Dio.
Questa madre in figura della Chiesa Gesù ce la consegnò sotto la croce ed attraverso lei, la Chiesa, siamo colmati di Spirito Santo (Atti 9,17; Efesini 5,18).
Il Padre celeste lo dona, infatti, a chi lo chiede (Luca 11,9-13) e tramite Lei siamo tutti figli di Dio (Romani 8,14; 1Giovanni 3,1-2) e coeredi di Cristo (Romani 8,17, Galati 3,29; Ebrei 1,14, 6,17, 11,9; Giacomo 2,5; 1Pietro 3,7).
Dice il libro della Sapienza:
- "Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno, si tiene lontano dai discorsi insensati e è scacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia." (Sapienza 1,5)
- "Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall'alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?" (Sapienza 9,17)
Grazie a tale insegnamento e ai suoi doni "In tutti i modi, o Signore, hai reso grande e glorioso il tuo popolo e non hai dimenticato di assisterlo in ogni momento e in ogni luogo." (Sapienza 19,22)
Lo Spirito Santo è il consolatore che guida alla verità (Giovanni. 14,16-26) e dà forza ai testimoni (Atti 1,8), distribuisce doni (1Corinzi 12,7-11) porta i frutti (Galati 5,22-23) e Dio diviene così un tutto in tutti (1Corinzi 15,28; Efesini 4,6).
Le primizie dello Spirito sono donate nel battesimo (Romani 8:23), atto con cui si nasce dall'utero di nostra madre, la Chiesa, che è la "redenzione del nostro corpo" perché si muore con Cristo e si risorge con Lui.
Si rinasce in Lui e si continua a crescere col suo nutrimento spirituale giorno per giorno nello Spirito, in Gesù Cristo, finche veniamo nella gloria di Dio.
Lo Spirito Santo è lo Spirito della verità (1Giovanni 4,6, 5,6) e in carità cresciamo verso colui che è il capo, cioè Cristo (Efesini 4,15).
Il frutto dello Spirito Santo è l'amore (Galati 5,22), per questo se non ci amiamo lo Spirito Santo non è presente, vorrebbe dire che non siamo della stessa madre mentre le è madre di tutti.
Cristo è l'Unigenito del Padre, a Lui coeterno con l'amore che li lega, lo Spirito Santo, e per questo amore tutto fu creato in cielo ed in terra, il visibile e l'invisibile, troni, domini, principati e dominazioni tutto creato attraverso lui e per lui; egli è prima d'ogni cosa e tutto sussiste per lui (Colossesi 1,16-17).
Il Padre ha mandato Cristo nella carne, il Messia, per essere al di sopra di tutti e in tutti (Colossesi 3,11) e per sottomettere tutte le cose (1Corinzi 15,27).
Cristo sta costruendo il Tempio, la sua Chiesa, perché Dio sia sopra tutti, in tutti (Efesini 4,6) e sarà a sedersi alla destra di Dio (Ebrei 1,3-13, 8,1, 10,12, 12,2, 1Pietro 3,22) poi gli eletti condivideranno il trono di Cristo (Apocalisse 3,21) concesso loro per amore dello Spirito Santo.
È così, come abbiamo già detto, il ricordare Giacobbe porta a meditare sulla sua storia e fa considerare che è questi il patriarca in cui operò in modo particolare lo Spirito, perché fu capace con una lotta a farsi donare lo Spirito Santo che gli cambiò il nome, cioè lo fece rinascere e lo trasformò in Israele.
Israele e tutta la sua discendenza non è tale in virtù di una razza legata al seme umano perché come si legge nella Torah si entra nell'alleanza non necessariamente solo perché figli d'ebrei, ma se si accoglie 'Elohi e la sua volontà.
In definitiva lo si diviene sentendo parlare in modo efficace di Lui, grazie alla predicazione; infatti, Dio ha voluto salvare gli uomini attraverso la stoltezza della predicazione (1Corinzi 1,21).
"La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo" (Romani 10,17) per questo i Padri dicevano che la parola dell'apostolo è lo sperma dello Spirito.
Dice, infatti, San Paolo: "La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria." (1Corinzi 2,4-7)
In definitiva quando si proclama che "Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe" è fare una sintesi catechetica che ci ricorda il cammino della salvezza e sintetizza l'esperienza che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo.