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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
LA SPOSA IN ESTASI
APPUNTI DI QABBALAH DI UN CRISTIANO

di Alessandro Conti Puorger
 

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L'UOMO INTEGRALE DI CORPO E DI SPIRITO »
L'UNIONE MISTICA »
LA MORTE DEL GIUSTO »
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LE VIE DELLA CONGIUNZIONE »
ESPERIENZA NEL SEGRETO »

VASI COMUNICANTI
Dio è "Signore" della storia.
Nasce però la domanda: l'uomo può influenzare la volontà di Dio e spostare il Suo comportamento da giusto a misericordioso e viceversa?
Un versetto del libro della Genesi, 18,17 apre questa eventualità, quando dice: "Il Signore diceva: Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare...?"
Abramo, il padre nella fede, ci provò, discusse, con Dio, "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?" (Genesi 18,23), patteggiò, quando Dio aveva deciso di distruggere Sodoma e Gomorra per i loro peccati.
Mosè con la preghiera tenendo le mani alzate indusse Dio a parteggiare per Israele nel combattimento contro gli amaleciti: "Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte Amalek." (Esodo 17,11)
Mosè, egualmente, discusse e smosse la posizione di Dio nei confronti del popolo d'Israele che intendeva distruggere in occasione del grande peccato del vitello d'oro.
Gli portò davanti i meriti dei padri e gli disse "Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre. Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo." (Esodo 32,13s)
In campo cristiano, del pari, nel Vangelo di Giovanni, alle nozze di Cana: "Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno vino. E Gesù le rispose: Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora. Sua madre disse ai servitori: Qualsiasi cosa vi dica, fatela." (Giovanni 2,3-5)
E Gesù fece il suo primo segno e trasformò l'acqua in vino.
La sposa così può far modificare le intenzioni dello sposo.

Il mondo sussiste perché Dio riconosce che vi sono dei Santi.
È santo chi entra in comunione con Lui e può avere su di Lui influenza; infatti, in un matrimonio vi è un rapporto di reciprocità.
Quando il popolo d'Israele benedice Dio allora la sua gloria aumenta ed è come se salisse in alto: "Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo." (Salmo 99,5)
C'è quindi una comunicazione diretta tra l'esistenza dell'uno e l'esistenza dell'altro e il versetto 10 Iod, del Salmo 145, peraltro alfabetico, ci propone: "Yod Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli."
Se sono retti ovviamente, prosegue quel Salmo al versetto 11: "Caf Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza."
È stato osservato che quando Dio viene benedetto è come se divenisse più grande e più esteso.
È come un patriarca che ha figli e nipoti che risparmia e accumula per loro tanto più sono affezionati e retti, altrimenti spende per sé e per altri.
Proprio come vaso comunicante col suo popolo si comporta.
Se il condotto è aperto: "Con Dio noi faremo prodigi: egli calpesterà i nostri nemici." (Salmo 60,14), ma non sia mai che accada che: "La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato; hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!" (Deuteronomio 32,18)
Quel trascurarlo è come indebolirlo nei tuoi riguardi, ma se Israele osserva la "Berit", il patto "matrimoniale" con Lui: "Nessuno è pari al Dio di Iesurun, che cavalca sui cieli per venirti in aiuto e sulle nubi nella sua maestà." (Deuteronomio 33,26)
È come un infante alla mammella della madre, più succhia e più si nutre!
Certo il vino "yiyin" è segno di comunione ed evoca il segreto "sod" ed entrambi hanno valore gimetrico di 70. (Vedi: il paragrafo "Chi legge doppio è brillo" in "Decriptare le lettere parlanti delle Sacre Scritture ebraiche")
Quella parola vino contiene le due Iod ed è segno di una unione che produce energia .
Il pensiero delle due IOD ci porta alla parola vita "chai" il cui plurale è "chaiim" ed in questo modo è presentato nell'albero della vita in mezzo al giardino dell'Eden di Genesi 2,9 come l'albero quasi come un plurale duale, "l'albero delle due vite".
Dopo tutto questo discorrere delle due IOD viene spontaneo il pensare che quello è l'albero della vita del matrimonio col Signore ove i due vivranno la stessa vita.
Accade, infatti, che 2 unità che vivono la stessa vita fanno 70 come il vino e come il segreto: - - = 1+40+10+10+8+1 = 70.
L'esistenza del creato secondo il Talmud è condizionato da una decisione di Dio che sia accettata la sua Torah e la fede d'Israele è che l'adempimento delle mitzvot separano l'universo dal caos.
Nel trattato Avot in una versione del medioevo citata in Qabbalah di Moshè Idel 7,IV) "Per mezzo di 10 parole creatrici (ma'amaot) fu creato il mondo e su dieci comandamenti (dibberot) esso si mantiene."
(Pur senza sapere allora di questa chiosa in Avot in basi a tali pensieri ho sviluppato il mio articolo "Amore, navicella dell'uomo nuovo, astronauta del cielo" nella rubrica "Attesa del Messia")
Dopo il peccato d'Adamo Dio, secondo il pensiero della qabalah, si allontanò dal paradiso terrestre e sempre più in alto pose la sua residenza man mano che il peccato degli uomini diveniva sempre più grande.
La Shechinah fu però condizionata alla discesa dalla umana attività positiva dei patriarchi e poi dell'intero Israele (Midrash in Genesi Rabba XIX,7) finché Dio si insediò con la sua presenza nel Tempio di Salomone.
Nel cristianesimo ogni credente diviene suo trono.

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