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SAN GIUSEPPE...

 
EL SHADDAI, IL PETTO GENEROSO
E SAN GIUSEPPE, IL NUTRIZIO

di Alessandro Conti Puorger
 

    parti precedenti:

IL DIO NUTRIZIO »
LA MERCABAH - LA GLORIA DEL SIGNORE »
'EL SHADDAI NELLA TORAH - L'ESPERIENZA DEI PATRIARCHI »
E'LION NELLA TORAH »
'EL SHADDAI NEGLI ALTRI LIBRI DELLA TENAK »
L'ONNIPOTENTE E L'ALTISSIMO NEI VANGELI DEL NUOVO TESTAMENTO »
SUL NOME "SHADDAI" »
'EL SHADDAI È PRESENTE ALLA NASCITA DEL MESSIA »
NELLA TRADUZIONE DEI SETTANTA »

"IO SONO" STA ALLA NOSTRA PORTA
La porta è un elemento di separazione che consente in modo fisico di esprimere la volontà di stare appartati e di evitare altre compagnie o di far entrare quanto o chi indesiderato almeno in quel momento, o infine per protezione da chicchessia.
Fatte le debite differenze in senso sociale e spirituale esistono egualmente porte che si possono aprire e chiudere nei riguardi del prossimo e di Dio.
In genere l'individuo è portato alla disponibilità verso gli altri, ma "cum grano salis", perché frenato dal fatto che se tu dai una mano poi ti prendono tutto il braccio... insomma siamo frenati da un latente egoismo.
Per quanto riguarda il rapporto con Dio, fatte le debite eccezioni, nella migliore delle ipotesi il rapporto è limitato ad atti e preghiere rituali in momenti determinati.
Ciò premesso ecco che l'uomo s'è creato un ambito in cui c'è una porta chiusa a chiave che può aprire e chiudere su questioni vitali, ma di cui forse spesso non trova nemmeno più la chiave.
Ciò nonostante, il prossimo e Dio sono fuori.
Attendono, però, che s'apra quella porta.
I primi spesso per necessità mentre Lui, Dio, che non ha bisogno di nulla, per farci crescere nell'amore e proteggere la nostra esistenza dallo spirito malvagio con cui ci pare che conviviamo benissimo, ma che è entrato e sta con noi a porta chiusa ed è pian piano divenuto il padrone di casa.
Questa allegoria della porta è quindi importante e da tenere presente.
Abbiamo visto, infatti, che "'El Shaddai", Dio Onnipotente è molto legato al concetto di porta, perché protegge le case d'Israele.
Ossia Israele si è reso conto che Dio lo protegge, esperienza però che può essere di tutti.

Nella Bibbia vi sono vari episodi espliciti che ci parlano chiaro di questa protezione.
Il primo per importanza in senso assoluto è quanto avvenne in occasione della decima piaga che preparò la Pasqua che in Egitto liberò Israele dalla schiavitù.
"Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la pasqua. Prenderete un fascio d'issopo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spruzzerete l'architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino al mattino. Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire... A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto..." (Esodo 12,21-29)
Ci sono le porte c'è un segno di volontà di richiesta di protezione è c'è Dio che protegge.

Poi nel racconto allegorico del libro della Genesi si trovano vari episodi:

  • "...pose ad oriente del giardino di Eden i Cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita." (Genesi 3,24)
    L'uomo viene cacciato dal giardino, ma di fatto l'atto sancisce la volontà dell'uomo di separarsi per essere indipendente ed affermare la propria volontà e mentre sembra che sia Dio che chiuda una porta è l'uomo che se la chiude dietro.
    Davanti a quella porta c'è il fuoco dei Cherubini e dietro la porta c'è l'Essere ; è "Shaddai" .
  • "...il Signore chiuse la porta dietro di lui. Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra." (Genesi 7,16s)
    Si è al momento del racconto del diluvio.
    Il Signore protegge Noè e chiude addirittura Lui stesso la porta dell'Arca!
  • "...Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta." (Genesi 19,10s)
    Il Signore in figura di tre uomini apparve ad Abramo, poi due di loro andarono a distruggere Sodoma e Gomorra, ma prima salvarono Lot, il nipote di Abramo, quindi c'è questo episodio, quegli uomini sono..."Dio" chiudono loro la porta di Lot e con un abbaglio accecarono chi lo infastidiva.
Abbiamo già osservato come "'El Shaddai" sia molto collegato alla fertilità.
Al riguardo è da ricordare Anna che impetrò al Signore la nascita d'un figlio, e benché sterile nacque il profeta Samuele.
In relazione a tale idea di Shaddai ed agli stipiti delle porte ha senso sottolineare la notazione in 1Samuele 1,9 "Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore."
Elì era come un angelo di "'El Shaddai" intervenne e le disse, versetto 17, "Và in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto."
Le lettere ebraiche del racconto proviamo ad attribuirle al Signore, allora:
  • Eli ha le stesse lettere iniziali di "Altissimo" e stesso significato;
  • Il sedile è allora un "trono";
  • stava agli stipiti "mezuzat" del Tempio di IHWH.
Era una mezuzat vivente, era un sacerdote di IHWH, rapppresentava "Shaddai" "un illuminato che alla porta stava " del Tempio.
Nell'articolo "Le Miriam della Bibbia e nella tradizione (Prima Parte)" e "Le Miriam della Bibbia e nella tradizione (Seconda Parte)", articolo in .pdf nella rubrica "Vangeli e Protovangeli" ho tra l'altro presentati decriptati quei versetti che ci portano alle vicende del Messia, come è evidente dallo stralcio che riporto.

Samuele 1,9 - E completamente versò nelle midolla l'energia. Entrò in un fratello nel corpo a stare l'Unigenito. In una grotta fu primogenito di una sposa ad uscire. Dentro alla luce il Potente nel mondo si recò. In un fratello in povertà alla fine entrò. Portò l'Altissimo ad uscire la rettitudine nel mondo. L'energia fu nel 7° (giorno) del Potente ad uscire dal trono. Dall'alto a vivere Questi si recò. Colpirà finirà nel mondo con la forza della rettitudine il serpente il Signore.

Samuele 1,17-18 - E per spazzare l'angelo l'Altissimo si recò a stare in un primogenito a vivere in un corpo. La potenza della rettitudine fu da potente fuoco al serpente a recare da vivente per portargli della maledizione la forza. In Israele fu dal drago a venire. Lo brucerà alla fine con la potenza della rettitudine. Dell'Unico il Principe la distruzione al serpente la fine dal seno da vivente gli porterà... e finirà l'origine della ribellione che nei viventi scese da donna. Il soffio per strapparlo via della rettitudine con la grazia dentro in azione fu ad inviare. Fu per ardere completamente il serpente la rettitudine al mondo da Donna partorita. Nei corpi la rettitudine la perversità finirà. Per mangiarlo si portò in persona a stare nel mondo. Il rifiuto fu al mondo a portargli. Del serpente dal mondo il peccare sbarrerà.

La figura di Elì che parla con Anna che poi pronunziò il suo famoso cantico ci porterà poi alla profezia compiuta in Maria di Nazaret al suo "Magnificat" e all'incontro della Sacra Famiglia con l'anziano Simeone nel Tempio.

Altri accenni del Signore che sta alla porta si trovano in:
  • Sapienza 6,12-14 - "La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca. Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta."
  • Salmo 118,19s - "Apritemi le porte della giustizia: voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti."
  • Salmo 147,12s - "Alleluia. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion. Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli."
Il Vangelo di Giovanni sottolinea per due volte al capitolo 20 che Gesù, il Risorto, venne a porte chiuse:
  • Giovanni 20,19 - "La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!".
  • Giovanni 20,26 - "Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!"
Il Risorto dalla porta fu nel cenacolo; è "Shaddai!"

D'altronde Giovanni è uso far simboli con le lettere.
Si pensi ai Vangeli che preparano la Pasqua:
  • Samaritana, cap. 4 da Gesù è "l'acqua = che zampilla per la vita eterna";
  • Cieco nato, cap. 9, "sono la luce del mondo".
Questi due segni tra l'altro preparano a far concludere che Lui Gesù è Il Nome "ha Shem", mentre il brano della risurrezione di Lazzaro, il terzo segno pasquale, al capitolo 11 dello stesso Vangelo al versetto 25 poi ci fa concludere nella sintesi di una lettura nuova del Nome Shem :

"Io sono la risurrezione e la vita ",
cioè "io sono" IHWH il Nome.

C'è poi un Salmo il 24 che riguarda la Liturgia di ingresso nel Santuario in cui IHWH entra nel Tempio.
Salmo 24,1 - Di Davide. Salmo. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti.
Salmo 24,2 - È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Salmo 24,3 - Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Salmo 24,4 - Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli, chi non giura con inganno.
Salmo 24,5 - Egli otterrà benedizione dal Signore e giustizia da Dio sua salvezza.
Salmo 24,6 - Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Salmo 24,7 - Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.
Salmo 24,8 - Chi è questo re della gloria? Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia.
Salmo 24,9 - Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.
Salmo 24,10 - Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Le porte si debbono alzare per fa entrare il Signore della Gloria è Lui 'El Shaddai.
Nel testo ebraico Signore è ripetuto 6 volte e 1 volte c'è la parola Dio , al versetto 5 ove si trovano anche le lettere del nome di Gesù in nostra "salvezza".
Decriptati col mio metodo quei 10 versetti ci parlano del Cristo come si può leggere qui appresso.

Salmo 24,1 - In un nato si portò nel sangue.
A vivere in questo portò nel corpo la potenza.
Il Signore entrò in terra, si portò dai viventi per accompagnarli.
Indicò ad una famiglia che il Potente si portava.
Fu una luce sulla casa a stare della famiglia ove entrò.

Salmo 24,2 - Così fu che Lui dall'alto nei giorni visse.
Fu in pienezza per aiutare il mondo a recarsi dall'alto.
Un angelo a chi lo partorì portò indicazione.
Fu la rettitudine a recare degli angeli da inviato nel mondo.

Salmo 24,3 - Un vivente fu.
Fu dall'alto ad entrare ad abitare nel mondo in un corpo il Signore.
Si portò tra i viventi a stare colui che è la speranza.
In un vivente dentro il luogo del Santuario recò.

Salmo 24,4 - Un puro ci fu.
La rettitudine del Verbo fu tra i viventi a portare, dentro per aiutare nel cuore, da dentro una donna.
Nei corpi rifiuterà con una energia bruciante di Dio la distruzione che l'angelo superbo aveva recato.
Si portò il serpente ad incontrare nel settimo (dei giorni).
Dai viventi il verme uscirà.

Salmo 24,5 - Fu a riaccendere l'originaria benedizione.
Ai viventi venne il Signore a riportare giù la protezione.
Per versarla al mondo in un vivente la divinità entrò; fu in Gesù a portarsi.

Salmo 24,6 - Colpì nel mondo l'essere impuro.
Ai corpi delle generazioni la risurrezione porterà ai viventi, da dentro la verserà il dono.
Dalle persone sarà così a spazzarlo dal grembo; da un foro la potenza gli uscirà.

Salmo 24,7 - La risurrezione che l'Unico porterà brucerà il nemico li cambierà.
Ricominceranno i risorti ad essere retti in vita riportati per l'uscita dell'angelo che la distruzione recava.
A sciogliere sarà l'eternità e sarà a casa a riportarli all'Unico Re per entrare nella gloria.

Salmo 24,8 - I viventi saranno con Questi ad entrare nel Regno.
Entreranno nella gloria del Signore forti, portati tra gli angeli in alto, condotti con i corpi.
Dal Signore, scorrendo da dentro. riporterà nei corpi dei viventi il vigore della vita che uscì.

Salmo 24,9 - Il Risorto per primo, Gesù, con il corpo saranno i viventi a vedere che la risurrezione che era anelata recò.
Il risorto che per primo si portò, il Verbo crocifisso che vivo si rivide, li avrà condotti dal Potente.
Vivi porterà per stare a casa uniti i viventi.
Un camminando dal mondo alla gloria.

Salmo 24,10 - A vivere staranno con Lui.
Questi entreranno nel Regno dal mondo ove a spegnere avrà portato a sufficienza la perversità.
Su a casa dell'Unico li avrà portati avendo finita la perversità delle origini.
Nei viventi il serpente la rettitudine entrata avrà spento.
Portato alla porta l'avrà calpestato.

Nel libro poi dell'Apocalisse si trova l'invito esplicito: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3,20)
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