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VANGELI, PROFEZIE ATTUATE DAL CRISTO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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6 - LE NOZZE DI CANA
Il 2° Capitolo del Vangelo di Giovanni inizia con l’episodio delle nozze di Cana, sviluppato nei versetti Gv. 2,1-12.

Gv. 2,1 "...ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù..."
Gv. 2,2 "Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli"
Gv. 2,3 " ...la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino..."
Gv. 2,6 "Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenente ciascuna due o tre barili."
Gv. 2,9a "E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino..."
Gv. 2,10 " ...il vino buono, e quando sono un po' brilli, quello meno..."
Gv. 2,11 " Così Gesù dette inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria..." (Vedi "Chi legge doppio è brillo" in "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche")

Mi sono domandato quale in parallelo sia il primo episodio del libro della Genesi al quale ci si può riferire per la presenza d’acqua e di vino, e dove ci sia una prima ubriacatura generale.
Senza tema d’essere smentito, ho concluso che l’episodio ove si parla di tanta acqua è quello del diluvio, dove poi Noè piantò una vigna e ne bevve il vino prodotto con gli altri sette usciti dall’arca e ne derivò quel che vi si legge; perciò, seguendo il pensiero di Giovanni lì ho cercato tracce per l’episodio delle nozze di Cana, ed osservo che questo nome porta per assonanza a Canaan figlio di Cam.
Col diluvio sembrava che tutto fosse ormai risolto, ma il serpente s’introdusse di nuovo nel disegno di Dio per l'uomo ritardandone l'attuazione e prese ancora occasione da una pianta e dal suo frutto - vigna e uva - buone in sé, ma che destarono un comportamento deviante in Cam, figlio di Noè, di cui Canaan è figlio (Gen. 9,20-22).
Gesù Cristo doveva, perciò, riprendere proprio dal fatto del vino, portando un vino nuovo ed attaccare così il demonio su quel terreno.
Lui, il Signore è il vero vino nuovo, è la vite, è il vino succulento con cui si vive in eterno e ciò che il demonio ha preso come occasione per distruggere la storia della salvezza diviene il simbolo della risurrezione.
(Sotto il vino c’è la tematica accennata in "Chi legge doppio è brillo" strettamente legata a quella della decriptazione)

Vado a quei versetti della Genesi ponendomi sulla scia dei pensieri dell’evangelista con una lettura particolare, in quanto questa pagina di Noè può essere stata letta a modo di profezia dall’autore del 4° Vangelo che l'ha vista compiuta in Gesù, com’è evidente dalla decriptazione.
Inizio da dove trovo (Gen. 9,20b) "coltivatore della terra" che si può anche leggere "uomo uscito da Adamah ".
Adamah era anche il nome di una località a sud della confluenza del Giordano con lo Yabbok, torrente di sinistra ove guadò Giacobbe e combatté con l’angelo di Dio, ed è presumibile che quella fosse prossima al guado del battesimo di Gesù, perciò penso che Giovanni è stato attratto da questa notazione per il suo Vangelo, perché lui, discepolo del Battista, là incontrò Gesù (Vedi 1° Cap. di quel Vangelo).
Questo coltivatore della terra però non è come Caino - nel cui brano per "campagna" ci fu l’uso di da cui trapelò satana - bensì un coltivatore che s’interessa di , la terra rossa da cui trapela l’uomo e che in forma allegorica si può considerare la vera Donna.
(Dall’uomo esce - Eva la chiamò così Adamo dopo il peccato; è da domandarsi: come la chiamava prima?)
Presento il risultato della decriptazione di quei tre versetti in modo diverso dal solito, perché sia più immediato il risultato.
Per la () in questo caso, quando occorre, invece di Iahweh traduco Gesù che appunto è il Signore, Colui che è!

Gen. 9,20 "Ora Noè coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna."



Ed era andando in giro ( = = )

a guidarli ().

Per la prima volta da Gesù luce

uscì. Per la Donna (femminile d’Adamo - che non esiste, ma per traslato lo riferisco a Maria)

la portò Gesù per amore a vedere.

Ad un kor d'acqua (450 litri).


Gen. 9,21 "Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all'interno della sua tenda."



portò Gesù alla luce il segno

dall'acqua emanò fuori il vino ;

portatolo , furono inebriati .

E fu ai confini in Gal(ilea)

in una casa il segno a portare sui vasi

per la prima volta gli uscì la potenza , apertamente


Gen. 9,22 "Cam, il padre di Canaan vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori."



la portò Gesù alla vista .

Il suocero

che primo della casa era

a Cana () vide il...

... bel () segno .

Lo senti , si saziò () completamente .

il primo della casa a cui fu recato

e lo raccontò .

La potenza illuminò gli apostoli che si erano

con l’Unigenito a vivere () portati

a casa ; l’annunciò () li sollevò .


Raccolgo di seguito il racconto:

Gen. 9,20-22
Ed era (Gesù) andando in giro a guidarli (i discepoli).
Per la prima volta da Gesù luce usci; per la Donna (Maria) portò Gesù per amore a vederla.
Ad un kor d'acqua
(un Kor è 450 litri - 6 giare da 75 litri) portò Gesù alla luce il segno; dall'acqua emanò fuori il vino, portatolo, furono inebriati.
E fu ai confini in Galilea in una casa il segno a portare sui vasi.
Per la prima volta gli uscì la potenza, apertamente la portò Gesù alla vista.
Il suocero
(se c’è un suocero e il vino c’è una festa di matrimonio) che era maestro di tavola (il primo della casa era) a Cana vide il bel segno.
Assaggiò il vino
(senti) , si saziò completamente il maestro di tavola a cui fu portato e lo raccontò.
La potenza illuminò gli apostoli che s’erano con l’Unigenito a vivere portati a casa l’annuncio li portò al settimo cielo
(li sollevò)!

Si pensi la sorpresa degli apostoli a trovare questo fatto profetizzato nel libro della Genesi; è certo, però, che senza fatto avvenuto nessuno sarebbe stato in grado di leggere così, solo gli apostoli che avevano vissuto la vicenda.
Confesso che se non avessi avuto il Vangelo a testimoniarmelo non sarei riuscito di primo getto a tradurre così.
Concludo che per la decriptazione occorre rivivere il più possibile lo spirito del racconto e dare fede alla verità che Gesù è il Cristo, e che i Vangeli lo testimoniano con precisione.
Qualcuno osserverà: ma delle nozze, non si vede un accenno chiaro; la risposta è che così evidentemente fu e sul quello sposalizio reale s’innesta comunque bene il decriptato.
Al riguardo poi ho capito di più; infatti nello scorrere, sulla Bibbia di Gerusalemme (per cercare nel N.T. citazioni dei versetti dell’A.T. da decriptare a conforto della ricerca) la seconda parte dello stesso 2° capitolo del Vangelo di Giovanni, nel racconto di Gesù che scaccia i venditori dal tempio (di cui tratto in "Profezie nei Vangeli; il protovangelo di Zaccaria") vicino al versetto Gv. 2,18 ho trovato il richiamo al versetto Zc. 14,21, l’ultimo di Zaccaria. Di questo versetto e del precedente Zc. 14,20 riporto la decriptazione.

Zc. 14,20 "Dentro un giorno uscirà.
In campo si porterà l'Unico, sarà nel mondo, sarà ad entrarvi l'eternità, giù il Potente si porterà completamente, uscirà in pienezza, si porterà a riempirla di santità.
Il Potente, Iahwèh si porterà apertamente.
Sarà nel mondo ad entrare, a riempire sarà un corpo, lo porterà da arca.
Dentro sarà in croce il Signore, il vaso i viventi colpiranno.
Il corpo abbattuto sarà dai viventi.
La potenza dalla persona sarà ad uscire con l’acqua dall’ucciso."

Zc. 14,21 "E fuori sarà ad uscire la sposa che a riempirgli il corpo era dentro. A Gerusalemme la porterà, dentro sarà lo splendore ad uscire del Santo. Il Potente risarà nel mondo, si riporterà in campo su a casa dall’Unico, nel tornare l'Unigenito riporterà la sposa.
In sacrificio sarà al Vivente portato il serpente che abbattuto alle strette porterà dalla vita ad uscire.
I viventi porterà a casa al sicuro, la casa aprirà ai viventi.
E il Potente dove sarà che uscirà?
A Cana agirà con energia, sarà la testimonianza in una casa!
Dentro ci sarà il segno del Signore.
Scenderà in una casa l'Unigenito porterà indicazione dentro un giorno, al mondo s’aprirà si porterà a cominciare.
"

C’era evidentemente una tensione.
La prima parte del testo accenna alla fine dei tempi dopo la 2° venuta del Signore, la risurrezione e la vittoria contro il maligno, prima della partenza per il cielo; infatti "I viventi porterà a casa al sicuro, la casa aprirà ai viventi." E il Potente dove sarà che uscirà?
In quest’ultimo versetto c'è la sposa ed il banchetto messianico, manca solo il vino; il vino e il miracolo sono invece profetizzati in quei versetti che ho decriptato dalla Genesi sulla vigna di Noè.
La profezia si concreta a Cana e l'evangelista Giovanni ne dà precisa testimonianza: "Così Gesù dette inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria..." (Gv. 2,11 - Gloria in ebraico si può dire in più modi; uno è "per la prima volta esce il Potente nel mondo")
Certamente l’evangelista Giovanni ha letto rivisitando le scritture ed ha esultato, si sarà ricordato delle parole di Gesù (Gv. 5,39) "Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza." e s’è rallegrato d’essere testimone.
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